Importanti novità potrebbero affacciarsi sul fronte Almaviva a Palermo. «Nel corso dell’incontro tenuto oggi al ministero del Lavoro – scrive l’azienda in una nota – Almaviva Contact ha confermato ancora una volta, nel rispetto del percorso e dei tempi indicati dalle intese, la piena volontà di contribuire a soluzioni che assicurino reale sostenibilità economico-produttiva ed effettiva […]
Almaviva, oggi nuovo incontro al ministero «Disponibili a riportare il servizio in Italia»
Importanti novità potrebbero affacciarsi sul fronte Almaviva a Palermo. «Nel corso dell’incontro tenuto oggi al ministero del Lavoro – scrive l’azienda in una nota – Almaviva Contact ha confermato ancora una volta, nel rispetto del percorso e dei tempi indicati dalle intese, la piena volontà di contribuire a soluzioni che assicurino reale sostenibilità economico-produttiva ed effettiva stabilità occupazionale per il call center di Palermo, colpito dal taglio radicale dei volumi di attività affidate dalla committenza».
«Considerato che, nel tempo, l’azienda ha messo in campo e ad oggi esaurito ogni leva o strumento possibile a propria autonoma disposizione – prosegue la nota – la definizione delle soluzioni impone il concorso necessario e urgente dei principali committenti. In questa direzione, Almaviva Contact ha ribadito la assoluta disponibilità a riportare in Italia le specifiche attività attualmente svolte fuori dal territorio nazionale al fine di riassorbire gli esuberi di personale della sede di Palermo, purché, come è comprensibile, a queste venga riconosciuta la corretta remunerazione a garanzia dell’equilibrio economico, nel rispetto del costo del lavoro stabilito dal ministero competente».
«Fermare o indebolire oggi la costruzione di una soluzione chiara e duratura, anche a fronte del costante impegno istituzionale sulla vicenda – conclude Almaviva Contact – si tradurrebbe in una grave sconfitta per le persone che vi lavorano, per il tessuto sociale e produttivo, per l’azienda stessa, dopo 20 anni di presenza, investimenti e radicamento sul territorio palermitano».