A dispetto delle condizioni meteo incerte, ad accorrere nella piazza principale sono stati tantissimi fan del giovane talento. Scoperto dal catanese Gianni Vezzosi, che ha contribuito a lanciarlo, si è esibito senza intoppi per oltre un'ora. Guarda le foto
Allo Zen arriva la musica del neomelodico De Martino Dopo lo stop di Partinico, ora concerto senza intoppi
Tantissime le persone che si sono riunite ieri sera nella piazza principale dello Zen 1, per ascoltare la tanto attesa stella del momento, il giovane cantante neomelodico Daniele De Martino, tra i più cliccati sui canali Yuotube. Nonostante i suoi 24 anni, non ha tradito le attese dei numerosi fan accorsi per lui, in questa prima serata di musica organizzata dall’associazione Padre Pio, che opera nel quartiere. Scongiurato il pericolo della pioggia, De Martino si è esibito per oltre un’ora coi brani più amati e richiesti dal numeroso pubblico.
Classe 1995, originario di Romagnolo, si avvicina alla musica sin da piccolissimo. Già a otto anni racconta di cantare in giro per le strade insieme agli amici. Ed è così che lo scopre Gianni Vezzosi, mostro sacro del panorama neomelodico, che lo invita ad aprire un suo concerto a Catania, lanciando di fatto la sua carriera. Presto arriva, infatti, anche il primo contratto discografico, firmato con la Sea Music per 5mila euro. Un’occasione che gli ha permesso di lavorare a tanti dei brani cantati ieri per il pubblico accorso al concerto. Da Ti cerco e ti amo a Tu sei importante, passando da Ma si nun t’e n’cuntrav cantata in coppia con la cantante nativa dello Zen Roberta Bella. Sino alla chiusura con la hit da oltre 50 milioni di click su Youtube Bella Bionda.
Sotto l’occhio e soprattutto l’orecchio vigile delle forze dell’ordine, il concerto – autorizzato dalla questura di Palermo – si è svolto senza intoppi, facendo così dimenticare quello tristemente noto di Partinico, organizzato in occasione della festa della Madonna del Ponte e annullato lo scorso aprile per problemi organizzativi. In quel caso, il questore non aveva concesso la necessaria autorizzazione a causa della mancanza di adeguate misure di sicurezza. Anche se non erano mancate, all’epoca, polemiche riguardo anche una presunta sospetta vicinanza di alcuni organizzatori agli ambienti mafiosi.