Nel primo appuntamento del nuovo anno il Palermo ospita al Barbera la Fiorentina seconda in classifica. La compagine guidata dal tecnico romagnolo cerca un'inversione di rotta dal punto di vista dei risultati dopo le quattro sconfitte rimediate nelle ultime sei gare ufficiali
All’alba del 2016 i rosa affrontano una big Ballardini: «Mi aspetto una grande prova»
Palermo-Fiorentina non fa mai rima con banalità. Sfogliando l’album dei ricordi, spiccano alcune fotografie che hanno dato molto spesso a questa partita una connotazione particolare. Lo splendido gol di Cavani all’esordio in serie A, le polemiche alimentate in due sfide diverse dalle reti di Mutu e di Gilardino (allora con i viola), il passaggio no look di Amauri e gli acuti di Miccoli e Ilicic sono alcune delle sequenze più suggestive di un film che, nel passato recente, si è distinto più di una volta per la sua originalità. E anche l’attualità conferma questo trend. In «anteprima», il match in programma domani al Barbera alle ore 15 sembra avere rispetto allo standard un quid in più riconducibile in questo caso al valore della posta in palio. La gara, valida per la penultima giornata del girone di andata, è apparentemente una semplice tappa del percorso stagionale ma, nello stesso tempo, rappresenta uno snodo importante per entrambe le squadre. Concetto che vale sia per i viola, chiamati a dare continuità al proprio lavoro per restare a contatto con il vertice della classifica (i gigliati hanno con il Napoli 35 punti, uno in meno della capolista Inter), sia per i rosanero, alla ricerca di punti preziosi in chiave salvezza.
Anche se dopo la sfida contro i toscani il calendario propone impegni sulla carta più abbordabili, la compagine di Ballardini ha l’obbligo morale (nei confronti di se stessa e dei tifosi) di non fare calcoli e provare in ogni circostanza a creare i presupposti giusti per allontanarsi dalla zona retrocessione. Il Palermo, a quota 18 punti, ha quattro lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto occupato dal Frosinone ma non può cullarsi sugli allori consapevole del fatto che bastano un paio di passi falsi per scivolare nei bassifondi della classifica. Iniziare il 2016 con un successo prestigioso darebbe al gruppo una vitale boccata di ossigeno e favorirebbe quella inversione di rotta (in termini di risultati) che ancora non si è verificata da quando Ballardini è subentrato a Iachini come dimostrano le quattro sconfitte rimediate dalla squadra nelle sei gare ufficiali disputate alle dipendenze del tecnico di Ravenna. Il Palermo vuole riscattare il ko contro la Sampdoria subìto a Genova prima della sosta ma dovrà fare i conti con lo spessore tecnico di una Fiorentina particolarmente temibile. Una big guidata da un ottimo allenatore (il portoghese Sousa) che, seguendo il percorso tracciato da Montella, ha trasmesso ai giocatori una mentalità vincente plasmando una squadra bella da vedere, in virtù degli abili palleggiatori presenti in organico, ed efficace in attacco grazie soprattutto alla vena realizzativa di Kalinic e dell’ex rosanero Ilicic.
In casa Palermo il grande ex di turno è Gilardino, ancora una volta in ballottaggio con Djurdjevic per una maglia da titolare in attacco. Il serbo sembra leggermente favorito ma la sua candidatura è insidiata dalle motivazioni del bomber piemontese, animato dalla voglia di dare slancio al suo processo di inserimento nella realtà rosanero e rispondere sul campo alle critiche mosse nei giorni scorsi da Zamparini. Il presidente, intanto, oggi ha fatto un blitz in città e ha incontrato il ds Gerolin per un summit di mercato. Il patron ha ufficializzato di fatto l’acquisto del centrocampista Cristante: «Lo ricordo alle giovanili del Milan – ha spiegato Ballardini – non lo vedo da un po’ di anni ma posso dire che è un ragazzo interessante e con qualità». La stessa qualità che il tecnico si aspetta domani dai rosanero: «Vorrei vedere una grande partita da parte dei miei giocatori. Mi piacerebbe vedere un Palermo che dimostri intensità e solidità. Sono gli aspetti sui quali lavoriamo ogni giorno. Un giudizio sulla Fiorentina? E’ un’ottima squadra, una delle realtà più importanti del panorama calcistico nazionale sia dal punto di vista tecnico che della struttura societaria».
Ballardini, che ha in mente delle possibili novità sul versante tattico (in questi giorni è stata provata anche la difesa a tre), ha convocato 23 giocatori. Nella lista non figura il neo-acquisto Arteaga. Sul fronte mercato, intanto, Daprelà ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava al club rosanero e ha firmato con il Carpi fino al termine della stagione.