Alla vigilia dell'uscita di Falene, il primo libro della nuova trilogia fantasy, Meridionews ha intervistato in esclusiva la giovanissima scrittrice palermitana Alessia Fiorentino, insignita del Premio Racalmare-Sciascia 2012.
Alessia Fiorentino, Luci e Ombre Un successo tutto siciliano
Alessia Fiorentino, Palermo 1990, è l’autrice della fortunata saga fantasy Sitael. I primi due libri La Seconda Vita e L’Ombra del Principe sono stati pubblicati da Flaccovio Editore fino al 2011, poi RCS Mediagroup ne ha acquistato i diritti e ne ha pubblicato le seconde ristampe. La Custode delle Chiavi è il terzo volume che Alessia ha voluto pubblicare settimanalmente online a capitoli sul suo blog, Luci e Ombre. Ha anche terminato la seconda trilogia, che insieme a un prequel e diversi spin-off conclude l’intera saga di Etenn, giovane detentore del Potere di Possedere la Luce e dunque in grado di tenere tra le mani «il Sitael: una potente arma che ha l’aspetto di una piccola sfera bianca e incarna la luce allo stato puro».
In primavera però uscirà Falene – Elpis Editore – il primo libro della nuova saga urban-fantasy ambientata nella cittadina di Folklore, collocata al confine tra possibile e impossibile e dove ombre, fantasmi, streghe, spiriti del bosco e demoni vivono sotto la tutela dei Guardiani. Il protagonista è Evan, il ragazzo delle falene, un essere bellissimo, spietato e intenzionato a distruggere il mondo. Pandora, l’umana disposta a tutto per fermarlo e per vendicare la morte della sorella, accetta il mondo che ha scoperto con la Seconda Vista e va a sfidare Evan in un gioco dalle conseguenze letali. Un mostro, una ragazza, un gioco mortale: benvenuti a Folklore.
«E’ una storia molto diversa da Sitael – racconta Alessia – a causa dell’ambientazione più reale, dei personaggi e dei contenuti più ‘adulti’, ma anche della protagonista: è la prima volta che scrivo una saga di sei libri muovendo un’eroina e devo ammettere che Pandora è riuscita a sorprendermi al pari di Etenn. Lo stesso vale per Evan, ma non dirò di più. Alcuni temi invece sono molto simili a quelli contenuti in Sitael: l’amore, l’amicizia, la famiglia, lo scontro tra luce e oscurità. Non mi aspettavo che un’altra saga, dopo Sitael. potesse coinvolgermi tanto e starmi così a cuore. Spero davvero che vi piaccia».
Alessia scrive di intrecci, personaggi e ambientazioni fantasy da quando aveva quattordici anni, oggi ne ha venticinque e le chiediamo cosa la spingesse a scrivere mentre tutti i suoi coetanei trascorrevano il tempo libero fuori casa: «Per cominciare vorrei spiegare che non sono stata io a cercare la scrittura, la scrittura ha trovato me: fino all’età di quattordici anni pensavo che avrei fatto un lavoro che avesse a che fare col disegno, ero intenzionata a studiare per realizzare qualcosa in quel campo, ma un giorno – e non era mai successo prima – mi sono svegliata con il bisogno di scrivere una storia. Non ho seguito subito quell’impulso, ma l’idea mi perseguitava, si aggiungevano personaggi, dettagli, e alla fine mi sono ritrovata a disegnare la cartina di Lycenell (la Terra fantasy in cui è ambientato Sitael), poi a disegnare i protagonisti. Alla fine ho aperto un file su Word e ho lasciato che tutto questo cominciasse. Ho scoperto che niente mi rende felice come scrivere storie, e da allora non ho più smesso. A volte questo mi ha impedito di essere un’adolescente come tutti gli altri, è vero, ma per fortuna ho sempre avuto pochi amici ma buoni, che non se la prendevano se rispondevo Oggi non posso, devo scrivere».
Un’adolescenza vissuta con più interiorità rispetto alle ragazzine comuni, ma le chiediamo quanto ci sia di Alessia Fiorentino a Lycenell «C’è sicuramente qualcosa di me in tutti i personaggi, che mi piaccia o no, soprattutto nel protagonista principale. A volte prendo spunto anche da familiari, amici, conoscenti e perfino da persone che non conosco, che può capitare di incontrare per strada. Lycenell è una delle terre del mondo di Sitael che possiede elementi del nostro Medioevo come spade, cavalieri o castelli e del nostro Ottocento quindi pirati, polvere da sparo e macchine a vapore, Alessia racconta a Meridionews che prima di Falene raramente ha tratto ispirazione da luoghi e tempi reali «Solitamente invento di sana pianta. Qualche volta mi sono ispirata a dipinti o illustrazioni, e spesso descrivo luoghi visti nei sogni e negli incubi. Per quanto riguarda le ambientazioni dell’urban fantasy, invece, mi sono ispirata moltissimo al mondo reale: Falene è ambientato in una cittadina americana del Connecticut, e mi sono documentata molto per cercare di rendere tangibile una realtà così lontana da quella in cui vivo. Ho cercato foto, ho fatto ricerche e ‘viaggi’ con Google Maps e in parte mi sono rifatta a cose viste e percepite durante un viaggio in America, due estati fa».
Chiediamo ad Alessia se non abbia mai pensato di andarsene definitivamente da Palermo, ma il suo legame con questa terra è il forte nodo degli affetti «Ho pensato spesso di trasferirmi altrove: magari proprio in America, e ambientare i miei libri nel luogo in cui vivo ogni giorno. Il motivo principale per cui resto sono gli amici, mi dispiacerebbe lasciarli e inoltre non dev’essere facile cominciare una nuova vita da soli in terra straniera. Chissà, magari un giorno».
Alessia fa anche parte dell’universo del cosplay, le chiediamo di spiegarci cosa sia, ad esempio, il Maid Cafè «è un tipo di caffetteria giapponese di ispirazione vittoriana e francese, che pian piano si sta diffondendo in tutto il mondo. Circa tre anni fa mi hanno chiesto di unirmi a un gruppo di maid, il Nyan Maid Cafè, ora diventato Maidolls – Team Nyan, e ho accettato, così, per provare. E’ una cosa che mi piace e mi diverte molto, nonostante sia un lavoro/hobby più impegnativo di quello che può sembrare all’esterno. Siamo un bel gruppo, lavoriamo sodo e sono davvero soddisfatta di farne parte».
Alessia disegna le illustrazioni per i suoi libri e se non avesse avuto lo straordinario talento che possiede, racconta che avrebbe dedicato la sua vita all’arte cercando di trasformarla in una professione «Mi rilassa ascoltare della musica mentre disegno, la ascolto tutta e apprezzo allo stesso modo sia il metal che la musica classica ma in questo periodo ascolto soprattutto tecno, rap metal e cyberpunk» Mentre scrive, invece, intorno a lei vuole il silenzio, non si concentra bene se ci sono rumori di sottofondo «Forse perché quando scrivo c’è troppo caos nella mia testa, e la musica mi distrarrebbe».
Agli aspiranti scrittori Alessia consiglia di leggere moltissimo, perché un buon scrittore è un buon lettore «Divorate più generi possibili ma focalizzatevi soprattutto sul genere che state scrivendo o di cui volete scrivere. Penso che un ottimo modo per imparare a fare qualcosa sia prendere ad esempio coloro che consideriamo i nostri eroi in quel campo, sempre stando attenti a non cadere nell’emulazione o addirittura nel plagio. Insomma, acquistate uno stile leggendo e rileggendo gli autori che vi piacciono, ma metteteci del vostro e buttatevi, soprattutto buttatevi nella storia che avete dentro, senza paura».
Le chiediamo se non si senta nostalgica nei confronti di Etenn, protagonista di Sitael e gemello di Alessia. Sono cresciuti insieme in un percorso emotivo parallelo che è durato sei anni «Certo, è ovvio. Ho scritto di lui descrivendo più mondi coi suoi occhi, ed è un personaggio con cui ho condiviso moltissimo, più che con tutti gli altri, ma quando ho messo un punto al sesto libro, l’ultimo della saga di Sitael, non ero triste, sentivo che era giusto andare avanti, per quanto amassi ciò che avevo scritto fino a quel momento, certa che quella storia continuerà sempre a fare parte di me».