Al via i Mondiali di scherma Lombardo grande assente

Dopo le recriminazioni dei giorni scorsi sulle lacune dell’organizzazione, si aprono oggi i Mondiali di scherma a Catania. Fino al 16 ottobre il Palaghiaccio, in zona Playa, ospiterà 937 atleti – provenienti da 113 paesi – che si sfideranno in gare valide alle qualificazioni per le Olimpiadi e le Paraolimpiadi di Londra 2012. «Un record di partecipazione», ricorda Giorgio Scarso, presidente della FIS – Federazione Italiana Scherma – durante la conferenza di apertura.

Al taglio del nastro, accanto a Scarso, il presidente della Federazione Internazionale di Scherma Alisher Usmanov, il numero uno di IWAS Wheelchair Fencing Alberto Martinez Vassallo, Sebastiano Manzoni del Comitato Organizzatore e il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Ospite anche il rettore dell’università di Catania Antonino Recca. Assente, per motivi di salute, il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, che si è fatto sostituire dall’assessore regionale alle Infrastrutture Carmelo Russo. Nei giorni scorsi Scarso aveva rimproverato alla Regione di non aver vigilato a dovere sull’operato della società responsabile dell’organizzazione, la Gem. s.p.a., colpevole di evidenti ritardi.

«Abbiamo fatto bene a tirare le orecchie all’organizzazione, oggi le cose vanno molto meglio», racconta Scarso. «Il mio intervento non voleva avere un intento polemico – spiega – Semplicemente, si deve pretendere il meglio per una manifestazione come questa che ci mette gli occhi del mondo addosso».

Una manifestazione che, secondo il presidente FIS, oltre a «diffondere uno sport particolare come la scherma, promuove l’integrazione tra le nazioni e dà visibilità alla nostra terra, mostrando un’Italia diversa, meno attaccata a luoghi comuni che non esistono più». «Un’occasione importante non solo per gli sportivi», gli fa eco l’assessore Russo, che ricorda come il sogno di questi mondiali sia iniziato nel suo ufficio nel 2007 con la «voglia di dare alla Sicilia non un’immagine, ma un contenuto diverso dai cliché che la opprimono». E che questo evento riesca a far appassionare gli abitanti di quello che è considerato il Paese del calcio allo sport di sciabola, spada e fioretto è quanto si augura anche la campionessa Valentina Vezzali, che ha partecipato alla conferenza assieme al quattro volte campione del mondo Peter Joppich. «Spero di divertirmi e di toccare il cuore degli italiani in punta di fioretto», dichiara l’atleta italiana.

Immancabili i ringraziamenti di rito a Regione e Comune, ai quali si è aggiunto quello di Scarso all’Università di Catania per la disponibilità al dialogo e alla collaborazione e l’in bocca al lupo agli atleti che si alterneranno sul parterre del Palaghiaccio. Tra questi non mancano i siciliani, come il catanese Enrico Garozzo, della scuola acese. Due anni fa, proprio ad Acireale, ha vinto i mondiali nella categoria giovani per la spada maschile.

Il ricordo delle Universiadi del 1997, altro grande evento ospitato dalla città etnea – non senza qualche scandalo – è servito a introdurre il discorso di benvenuto del sindaco Stancanelli. Orgoglioso per la scelta di Catania come sede della manifestazione, il primo cittadino si dice convinto che gli atleti saranno colpiti «dal suo popolo accogliente e caloroso e anche un po’ disordinato», ammette. Ma suggerisce di «prendere i lati positivi» del soggiorno, augurando ai partecipanti di «vivere la città e le sue bellezze».

Se e quale medaglia meriterà il capoluogo etneo per lo svolgimento di questi campionati e come risponderanno i catanesi si saprà solo nelle prossime ore. A partire dalla cerimonia di apertura di stasera alle 19 in piazza Università.


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