Dopo la pubblicazione della registrazione in cui si sente un imprenditore discutere di quella che sembra una turbativa d'asta, tirando in ballo anche il vertice dell'organo statale, è ufficiale lo stop alla procedura. Sul sito dell'ente, intanto, è riapparso il verbale in un primo tempo sparito che contiene il resoconto dell'apertura delle buste
Agrigento, il Genio civile sospende la gara sospetta Ingegnere capo: «Gravi notizie, invio atti in Procura»
Due note a distanza di pochi giorni e l’ufficializzazione della sospensione della gara. Sono questi i primi atti prodotti dal Genio civile di Agrigento in seguito all’articolo pubblicato da MeridioNews su un appalto sospetto a Caltabellotta. «Per ragioni legate alla concomitanza di notizie che determinano la necessità di un approfondimento di condizioni riguardanti la ditta e inerenti l’affidamento definitivo dei lavori – si legge – si invita codesto dipartimento a non procedere alla pubblicazione degli atti». Destinatari della comunicazione sono il dipartimento regionale della Protezione civile e il servizio 8 dello stesso ente, che si occupa di difesa attiva del territorio.
La nota è stata protocollata il 2 marzo, il giorno in cui questo giornale ha contattato il Genio, per chiedere delucidazioni sull’audio in cui si sentono due imprenditori organizzare quella che sembra una turbativa d’asta. In calce al documento c’è il nome di Duilio Alongi, ingegnere capo dell’organo statale periferico, tirato in ballo nella registrazione da Bartolomeo De Francisci, proprietario della BDF Appalti, la società che si è aggiudicata i lavori. De Francisci, parlando con il suo interlocutore in una fase in cui la gara doveva ancora svolgersi, sostiene di avere la possibilità di stilare l’elenco delle ditte da invitare alla gara. Una procedura questa che, regole alla mano, dovrebbe svolgere in via esclusiva e riservata la stazione appaltante, con il chiaro intento di impedire alle imprese di concordare tra loro le offerte da proporre.
Stando a quanto dichiarato dallo stesso Alongi a MeridioNews, il giorno in cui la nota è stata protocollata, l’ingegnere si trovava fuori dall’Italia. «Ho già dato mandato al mio avvocato di preparare una denuncia che presenterò al mio rientro dall’estero in cui in questo momento mi trovo», si legge in un comunicato inviato il 3 marzo poche ore dopo la diffusione della notizia. E a confermare questa versione c’è anche la seconda nota protocollata dal Genio il 5 marzo. Stavolta a firmarla è un altro ingegnere, Ignazio Puccio, su disposizione dello stesso Alongi: «D’ordine dell’ingegnere capo», si specifica in calce. Tra i destinatari, in questo caso, c’è il dipartimento tecnico della Regione. Lo stesso che oggi avrebbe dovuto ascoltare Alongi sull’accaduto: «A seguito di alcune gravi notizie pubblicate dalla stampa – si spiega nel documento di due giorni fa del Genio civile – si ritiene opportuno procedere alla sospensione della procedura di gara, in attesa di porre in essere tutte le verifiche e gli approfondimenti che si renderanno necessari».
Infine, l’annuncio che Alongi, che a MeridioNews ha dichiarato di essere totalmente estraneo ai fatti e di non riuscire a identificare l’imprenditore che parla nella registrazione, aveva già anticipato a caldo: «Sarà cura dell’ingegnere capo, al suo rientro, disporre anche l’invio di tutti gli atti alla Procura della Repubblica per tutte le valutazioni di competenza». Intanto, sul sito del Genio civile è ricomparso il verbale dell’aggiudicazione provvisoria, sparito poche ore dopo che questo giornale aveva informato Alongi sui contenuti della registrazione.