L'inchiesta della Procura guidata da Luigi Patronaggio riguarderebbe le ipotesi di reato di corruzione, falso in bilancio e inquinamento ambientale. Almeno quattro gli indagati, tra i quali l'imprenditore che meno di due mesi fa è stato assolto nel processo Duty free. Sequestrati diversi documenti anche nella sede di Hydortecne
Agrigento, Fiamme Gialle nella sede di Girgenti Indagine anche su un’altra società di Campione
«Girgenti Acque è serena». Questo si legge in una nota della società che gestisce il servizio idrico nell’Agrigentino, dopo la notizia – pubblicata dal quotidiano La Sicilia – di un’indagine della Procura sui rapporti tra la società guidata dall’imprenditore Marco Campione e la Hydortecne, società che per conto della prima si occupa di forniture idriche. I reati contestati ad almeno quattro persone – tra loro ci sarebbero sia Campione che l’amministratore di Hydortecne Pietro Arnone, anche se al momento non risultano avvisi di garanzia – sarebbero di associazione a delinquere, corruzione, falso in bilancio e inquinamento ambientale.
Le indagini sono affidate a carabinieri e guardia di finanza che hanno effettuato perquisizioni negli uffici delle due imprese, sequestrando diversi documenti. «In relazione all’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Agrigento – fa sapere Girgenti Acque – la società manifesta la massima fiducia negli organi Inquirenti e confida sulla celerità delle verifiche e degli accertamenti ritenuti necessari che possano diradare ogni ombra sulla gestione della società. La dirigenza – continua la nota – è serena, in quanto ritiene di avere agito sempre in buona fede e nel rispetto della legge in un settore alquanto complesso».
A dicembre, Campione è stato assolto nel processo Duty free, nato da un’inchiesta su un presunto giro di tangenti pagate per ottenere favori dall’Agenzia delle Entrate. Girgenti Acque, negli scorsi anni, è stata al centro dell’attenzione – anche da parte della Procura – per la gestione dei depuratori che servono il territorio agrigentino, con parecchie infrastrutture poste sotto sequestro.