Aeroporto, presenti due infopoint per i turisti Ma con orari da ufficio e addetti a singhiozzo

Gli infopoint per turisti all’aeroporto di Catania? Disponibili solo in orario d’ufficio e, nel caso dello sportello provinciale, solo se i dipendenti non sono già impegnati. Per il resto della giornata – e per tutta la domenica – ci sono i bar, gli autoctoni in attesa dell’arrivo di amici e parenti o l’immancabile fai da te. È questa la situazione all’aeroporto Fontanarossa per i visitatori stranieri in arrivo. Due i punti di riferimento per chi vuole avere informazioni sulla città e su cosa visitare: uno gestito dal Comune etneo e l’altro dalle province di Catania e Siracusa. Il primo è stato inaugurato il 23 dicembre 2013, il secondo è lì da più tempo. In entrambi il personale è sorridente, cortese e preparato. Non facciamo in tempo a finire di parlare con l’addetto del Comune di Catania che si avvicinano due turiste e lui risponde alle loro domande in un buon inglese. Il problema non è di certo il personale.

Il nodo in realtà, sta tutto nella domanda di un catanese che è stato all’aeroporto una domenica pomeriggio, dalle 18 alle 19, in attesa di un parente in arrivo: «È mai possibile che in una città come Catania non si riesca a dare il primo e basilare servizio al turista? Davvero siamo una città a vocazione turistica?». La domanda nasce dalla presenza di tanti visitatori e nessun ufficio informazioni aperto. «Che meraviglia, un aeroporto vivo e vitale, pieno di turisti che escono sorridenti. Ma da subito iniziano i problemi: ufficio informazioni turistiche, ben due a pochi metri, entrambi inspiegabilmente chiusi con nessun cartello esterno per spiegarne il motivo o gli orari di apertura e chiusura, nessuna cartina lasciata a disposizione…», scrive.

E in effetti negli uffici gestiti dalla Provincia non ci sono cartelli che segnalino l’orario di apertura o chiusura, in nessuna lingua. In quello gestito dal Comune, invece, il cartello degli orari c’è, ma è scritto a penna seppure sia in italiano che in inglese: aperti da lunedì a sabato dalle 8 alle 18. «Non siamo autorizzate a prendere iniziative e mettere un cartello ufficiale, anche se in effetti manca», afferma una delle addette allo sportello provinciale. «Il fatto è che non abbiamo più un orario certo come un tempo, quando eravamo aperti dalle 8 alle 20», continua l’altra. L’orario di servizio per il pubblico è quindi variabile e sembra dipendere dalla disponibilità lavorativa degli addetti. «Siamo tutti dipendenti provinciali con mansioni di ufficio e non delegati specificatamente a stare qui – spiegano – Quindi, se un collega che è di turno all’infopoint, quel giorno ha bisogno di essere libero per ferie o malattia, lo sportello resta chiuso perché non c’è nessuno che possa sostituirlo».

«In genere, comunque, qui è aperto dalle 9 alle 17 da lunedì a sabato», continuano le lavoratrici. Il sabato però, c’è solo la provincia di Siracusa a rispondere alle domande dei turisti, «perché noi siamo in ufficio», spiegano le colleghe catanesi. E la domenica non c’è nessuno. A differenza dell’aeroporto di Venezia, paragonabile come traffico a Catania, dove gli addetti sono presenti tutti i giorni della settimana dalle 9 alle 20, esclusi il 25 dicembre e l’1 gennaio. Un modello, quello catanese, più simile a Palermo, con infopoint attivo da lunedì a sabato «e domenica ovviamente chiusi», spiegano al telefono.

Ai turisti catanesi che arrivano in aeroporto in orari che non siano da ufficio non rimane quindi che arrangiarsi, anche se – come sostiene una delle addette provinciali – «ci chiedono di tutto, ma poche informazioni turistiche». Sono i bar, a quanto pare, le mete più accreditate per le richieste e non solo quando gli uffici sono chiusi. «Chiedono da dove potere affittare un’auto al posto più bello da vedere – spiegano i ragazzi di una delle attività della zona arrivi – Certo, se gli uffici sono chiusi, lo fanno di più, ma in realtà chiedono a noi a prescindere perché mangiano o bevono qualcosa mentre si informano».

 


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«È possibile che a Catania non si riesca a dare il primo e basilare servizio al turista?». Se lo chiede un lettore che nota come la domenica, nonostante l'aerostazione sia piena di visitatori, non ci sia nessun ufficio turistico aperto. Così come accade tutti gli altri giorni a metà pomeriggio. «Non abbiamo più orari certi, perché comunque tutti noi lavoriamo innanzitutto in ufficio», spiegano due dipendenti provinciali

«È possibile che a Catania non si riesca a dare il primo e basilare servizio al turista?». Se lo chiede un lettore che nota come la domenica, nonostante l'aerostazione sia piena di visitatori, non ci sia nessun ufficio turistico aperto. Così come accade tutti gli altri giorni a metà pomeriggio. «Non abbiamo più orari certi, perché comunque tutti noi lavoriamo innanzitutto in ufficio», spiegano due dipendenti provinciali

«È possibile che a Catania non si riesca a dare il primo e basilare servizio al turista?». Se lo chiede un lettore che nota come la domenica, nonostante l'aerostazione sia piena di visitatori, non ci sia nessun ufficio turistico aperto. Così come accade tutti gli altri giorni a metà pomeriggio. «Non abbiamo più orari certi, perché comunque tutti noi lavoriamo innanzitutto in ufficio», spiegano due dipendenti provinciali

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