Inquietante fatto di violenza ieri sera ad Adrano all’interno del autoparco della Geo Ambiente, la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città. Due individui poco prima delle 22 a bordo di uno scooter e armati di pistola hanno fatto irruzione all’interno dell’area dove sono parcheggiati i mezzi. Armi alla mano e col volto coperto da passamontagna hanno puntato le pistole contro i netturbini che si trovavano dentro per lavoro.
Una volta bloccati uno dei due soggetti ha cosparso di liquidi infiammabili diversi mezzi. I due balordi dove aver appiccato il fuoco sono fuggiti a bordo dello scooter sparando diversi colpi di arma da fuoco in aria con l’obiettivo di coprirsi la fuga. Nel corso dell’attentato uno dei due banditi è stato raggiunto da una fiammata e i suoi vestiti hanno preso fuoco. L’individuo, comunque, si è rotolato a terra riuscendo a spegnere le fiamme. I banditi per coprirsi la fuga hanno esploso almeno sette colpi di pistola.
Immediato è scattato l’allarme: sul posto polizia di stato e carabinieri, insieme agli uomini del 115 del locale distaccamento. Alla fine il fuoco ha interessato cinque mezzi: danneggiati due autocompattatori e distrutto due mini autocompattatori, chiamati tecnicamente Porter, e un autocompattatore di grosse dimensioni. Indagini in corso.
Una settimana fa il sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, era stato ricevuto dal prefetto di Catania insieme agli altri primi cittadini della zona per parlare dell’emergenza sicurezza che si vive in quello che è stato ribattezzato il Triangolo della morte, tra Biancavilla, Adrano e Paternò. In quell’occasione è stato deciso di aumentare il livello di protezione dei sindaci, a seguito dell’escalation di attentati. Ferrante da tempo ha individuato nel sistema dei rifiuti l’origine delle minacce. Oggi il sindaco di Adrano ha tenuto una conferenza stampa, esprimendo le sue valutazioni sul grave atto di intimidazione: «Quello che è accaduto è un fatto inquietante. Ritengo che l’obiettivo degli attentatori potrebbe essere quello di scoraggiare l’azienda che espleta il servizio di raccolta dei rifiuti. Qualche settimana addietro ignoti hanno appiccato il fuoco a dei materassi posti all’interno dell’isola ecologica». Ed in questo clima di terrore la ditta che aveva vinto la gara d’appalto bandita dalla Ferrovia Circumetnea per la pulizia dei binari si è ritirata, abbandonando l’incarico. Non a caso, nei giorni scorsi, lo stesso sindaco Ferrante aveva sottolineato la necessità di mettere in atto un’azione istituzionale concertata per difendere le scelte di politica gestionale legate al servizio di raccolta dei rifiuti.
«E’ necessario agire assieme – aveva affermato in prefettura – probabilmente alla base degli attacchi ai sindaci c’è una regia unica: quella legata alla gestione del servizio della raccolta rifiuti. Può essere una coincidenza, ma in questi comuni gli amministratori stanno procedendo in un’ottica diversa, che mira al risparmio per i cittadini, a discapito delle aziende. Vogliamo rompere il sistema. Per questo chiediamo di essere ascoltati dalla commissione antimafia regionale e da quella nazionale».
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