Una testa di capretto, con un proiettile conficcato proprio al centro della fronte. È il macabro ritrovamento fatto davanti l’abitazione del deputato regionale Nicola D’Agostino, nella zona acese di Piano d’Api. D’Agostino, ex Mpa oggi nel gruppo misto, è considerato il deputato di riferimento del sindaco Roberto Barbagallo e tra gli ideatori del progetto politico Cambiamo Acireale con il quale Barbagallo ha ottenuto la poltrona di primo cittadino.
Sul caso indagano le forze dell’ordine. Quello che sembra un chiaro avvertimento mafioso avviene in un periodo nel quale la città di Acireale è sotto i riflettori per fatti di cronaca, ma anche amministrativi. È di poche ore fa l’attentato ai danni dell’auto della moglie di Barbagallo: ignoti hanno lanciato una bomba carta contro la vettura. Gli autori sarebbero gli stessi per entrambi gli episodi: due persone a bordo di un motorino. A legare i due eventi, sarebbe la presentazione la prossima settimana del bando per l’affidamento settennale per la raccolta dei rifiuti. Proprio lo scorso 13 marzo la commissione parlamentare d’inchiesta in materia aveva raccolto l’allarme degli amministratori locali oggetto di intimidazione per l’assegnazione degli appalti. «Non possiamo escludere nulla», afferma D’Agostino sulla possibilità di una correlazione.
«Di certo non è un gioco – dichiara ancora scosso – Alla luce dei fatti di questa notte, mi sembra eccessivo che tutto questo sia successo per un semplice sequestro di un banco di pesce o per fatti minori». Il parlamentare non ha ancora visto la testa dell’animale, ritrovata appesa al cancello dell’abitazione. «Se n’è accorta mia moglie che mi ha chiamato».
Il politico racconta quanto accaduto questa notte: «All’una sono uscito, sono andato a casa del sindaco. Sono rientrato alle 4 – ricorda – Non so se l’abbiano messa stamattina o stanotte e non me ne sono accorto». La situazione, spiega D’Agostino, «è preoccupante. Non so se qualcuno ci abbia seguito, abbia visto i nostri movimenti».
Il deputato mette in relazione gli eventi che hanno riguardato Barbagallo a quanto successo a lui. «Credo che faccia il paio con quanto avvenuto stanotte», spiega. «Saranno gli inquirenti a dire come stanno le cose, ma credo che si tratti di segnali enormi, gravi e inquietanti che riguardano l’attività politica e amministrativa di Acireale».
Nicola D’Agostino spiega di non aver mai avuto alcun avvertimento finora. «Non mi sono fatto un’idea», ammette. Sulla possibilità che ai due politici di Cambiamo Acireale venga assegnata una scorta, D’Agostino spera che non se ce ne sia bisogno. Anche se, sottolinea, dopo i due attentati alle auto del primo cittadino, il ritrovamento della testa di capretto è «il terzo episodio, chi ci dice che non ci sarà un quarto o un quinto?».
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