Le voci di una possibile soppressione della principale manifestazione acese erano circolate in fretta. Ma a metterle a tacere ci pensa Antonio Coniglio, presidente della fondazione Carnevale. Che invita l'amministrazione a ragionare su una spesa di «600mila euro che ricade nel bilancio comunale»
Acireale, sciolti i dubbi sul Carnevale 2015 La Fondazione: «Comune si esprima sulle spese»
Carnevale sì, carnevale no. Carnevale, certamente. Quello che negli ultimi due giorni ad Acireale si è trasformato in un dilemma, capace di attirare decine di persone interessate – e nella maggior parte dei casi intimorite – dall’ipotesi di sospendere l’edizione 2015 di quella che a conti fatti rappresenta la principale manifestazione cittadina, in realtà non esisterebbe. A chiarirlo è Antonio Coniglio, il presidente della fondazione Carnevale: «Pericolo che il Carnevale non si faccia? Praticamente nessuno, certo dovesse scoppiare una guerra mondiale…», dichiara al telefono colui che è chiamato a rialzare la china di un evento che negli ultimi anni sembra aver perso smalto.
Le voci circa la possibilità di mettere in pausa, per un anno, il carnevale sono rimbalzate sui social network, dando vita a una sfilza di commenti e interpretazioni che, in un primo momento, sembravano trovare legittimazione nella richiesta dello stesso di Coniglio di ricevere un «mandato politico» dal consiglio comunale. Una conferma ulteriore dell’interesse di tutti i rappresentanti politici nei confronti della manifestazione: «Si è trattato di un fraintendimento – continua il presidente della fondazione –. La mia richiesta non è sintomatica di una mancanza di sinergia con l’amministrazione, ma espressione del desiderio che la politica discuta di ciò che è il carnevale di Acireale e del ruolo che esso svolge per la città». Questo perché l’evento ha dei costi che fino a oggi poggiano quasi interamente sulle casse comunali: «Organizzare il carnevale fino a oggi ha significato spendere 600mila euro, una cifra – aggiunge – che ricade nel bilancio comunale. Per questo ritengo opportuno che la politica si esprima; nel momento in cui riusciremo a sostenere la maggior parte dei costi in autonomia allora il discorso potrà cambiare».
Nell’intento di sedare una polemica che non avrebbe motivo di esistere, Coniglio ribadisce di avere «il completo appoggio non solo del sindaco ma anche dei vertici di Cambiamo Acireale» compreso il consulente economico dell’amministrazione, Salvo Nicotra, definito «uno di quelli che maggiormente stanno lavorando nell’interesse della manifestazione».
La smentita ufficiale della possibilità di sospendere il carnevale arriva anche dall’ufficio stampa del Comune: «Si tratta di voci prive di qualsiasi fondamento. Tutta l’amministrazione, sindaco in testa, non ha mai messo in dubbio lo svolgimento della manifestazione nel 2015». In realtà, a essere stata messa in discussione è stato soltanto il periodo: «Nelle ore immediatamente successive alla calamità che ha colpito la città – conclude Coniglio – con il sindaco si era presa in considerazione l’idea di rinviare di qualche mese la manifestazione. Ma è stata un’ipotesi presto accantonata. Il Carnevale si farà, come tutti gli altri anni».