In molti sono sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, distrutte da tegole e detriti caduti dagli edifici vicini. «Mi è parso di essere davanti a uno scenario di guerra. È un miracolo che nessuno sia rimasto colpito», commenta un cittadino. Guarda le foto
Acireale, dopo la tempesta si contano i danni Uno sfollato: «La tromba d’aria ha distrutto la casa»
«La tromba d’aria ci ha distrutto totalmente casa, fortuna che non c’era nessuno all’interno». A parlare è uno degli acesi costretti ad abbandonare la propria abitazione pesantemente danneggiata dalla tempesta e dalla tromba d’aria abbattutasi stamani nell’hinterland. Stando ai dati in possesso dagli uffici comunali, sarebbero meno di dieci gli sfollati che dovranno trovare altro riparo nelle prossime ore. Tra le zone maggiormente colpite, quella di Salvo (nome di fantasia) che vive a pochi passi dal Corso Italia, la via in cui la tromba d’aria ha sradicato decine di alberi e divelto diversi pali dell’illuminazione pubblica.
Ma a distruggere il piccolo appartamento a piano terra dell’uomo, che vive insieme alla madre, non è stato un albero bensì una pioggia di tegole e materiale edile che è volato via dal tetto di un’abitazione adiacente. «Mi è parso di essere davanti a uno scenario di guerra – dichiara un vicino che ha assistito agli attimi più concitati -. Volava di tutto, le tegole hanno sfondato il muro. È un miracolo che nessuno sia rimasto colpito».
A dieci ore dall’accaduto, e con il timore che il maltempo possa riabbattersi sulla città – la Protezione Civile ha alzato l’allerta al codice rosso, livello massimo -, all’interno della casa l’anziana padrona di casa guarda la tv seduta all’interno della stanza spoglia. Tra i piedi una delle tegole che hanno sfondato la parete esterna, aprendo un varco di circa due metri di diametro: «Non ero in casa – commenta -. Sembra un film».
In attesa di capire dove passare la notte, Salvo, così come tanti altri acesi che hanno subito danni dalla tromba d’aria, si è recato negli uffici della Protezione Civile per compilare il modulo per la richiesta di risarcimento per danni privati: «Sì, ci sono andato – conclude con una mal celata amarezza – ma chissà se qualcuno ci ripagherà per quello che è accaduto. Anche se è vero che poteva finirci molto peggio».