Oltre 500 utenze irregolari e un tasso elevatissimo di evasione. È il risultato di un’azione di controllo speciale svolta negli ultimi giorni ad Acireale dal personale di Sogip, la società partecipata che gestisce il servizio idrico in città. Dopo essere stati nella frazione di Aci Platani, ieri mattina i sopralluoghi sono avvenuti nel quartiere a nord di San Cosimo. Una zona con diverse residenze popolari. E proprio in questi caseggiati che si concentrerebbe la percentuale maggiore di evasori.
«In questi quartieri le difficoltà di recuperare i crediti derivanti dal mancato pagamento delle bollette dell’acqua sono tante – spiega il dirigente generale della società Salvatore Messina – Si raggiungono punte di evasione vicine al 70 per cento». Ad accompagnare il personale Sogip sono stati i carabinieri del comando locale. Una presenza di sostegno, non determinata da nessun particolare caso di nervosismo. «Ci hanno aiutato molto anche spiegando alle persone l’importanza di pagare un servizio essenziale come quello idrico, ma non ci sono stati momenti di tensione», assicura Messina.
Diverse, invece, le irregolarità riscontrate. Tra contratti non più validi perché «intestati a persone decedute» e allacci abusivi. «Non mancano i prelievi di acqua, credo che in complesso siano stati oltre cinquecento i casi in cui bisognerà intervenire». Ciò, tuttavia, non dovrebbe significare accanirsi contro le fasce economicamente più deboli della popolazione. «Non c’è l’intenzione di vessare nessuno – chiarisce il direttore generale Sogip -, proporremo di rateizzare i debiti».
Alla Sogip, a inizio 2015, erano state rivolte diverse critiche per un innalzamento improvviso delle bollette dell’acqua. Una misura che i vertici della società avevano motivato con l’incremento dei costi del servizio di approvvigionamento, a sua volta determinato dall’aumento di quelli dell’energia elettrica. L’estate scorsa, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Barbagallo ha deciso di affidare a Sogip il servizio di riscossione di tutti i tributi comunali. La società, a cui precedentemente il Comune aveva affidato anche la manutenzione del verde, a fine 2014 era stata al centro di una polemica riguardante i debiti nei confronti dell’Enel: circa sette milioni per bollette non pagate.
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