L'amministrazione Barbagallo ha presentato la realizzazione della misura alternativa alla discussa barriera soffolta. Finanziato con 300 mila euro, l'intervento fa parte di un progetto più ampio che beneficiò dei fondi europei 2000-2006. Il mancato completamento rischiava di esporre l'ente al rischio di restituire le spese
Acireale, conclusa messa in sicurezza della costa «Intervento a difesa dell’ambiente e del bilancio»
Doppio salvataggio per l’ambiente e per il bilancio comunale. Si conclude così ad Acireale la storia della barriera soffolta, il discusso intervento che si sarebbe dovuto realizzare per frenare l’erosione della Timpa, e che invece è stato sostituito da un progetto alternativo di messa in sicurezza. I risultati del consolidamento dei costoni rocciosi sono stati presentati oggi dall’amministrazione comunale con un sopralluogo all’altezza della Grotta delle colombe, nella frazione di Santa Maria la Scala.
E se i basalti colonnari sono stati tutelati dall’ipotesi di realizzare un’invasiva barriera in mare, a essere stato tutelato è stato anche il bilancio dell’ente. Con il completamento del progetto, infatti, viene meno il rischio per il Comune di dover restituire il finanziamento ricevuto negli anni scorsi. L’intervento, infatti, rappresenta uno stralcio – da 300mila euro – del progetto che nel 2006 beneficiò dei fondi europei Por 2000/2006. «Arrivare al completamento di questo progetto non è stato facile – dichiara il sindaco Roberto Barbagallo – ma grazie alla piena sinergia con Legambiente, siamo riusciti a chiudere questa pagina. La barriera in mare sarebbe stata dannosa per la Grotta delle colombe, recentemente riconosciuto geosito d’interesse internazionale».
Discorso diverso, invece, va fatto per l’area della Timpa soprastante la frazione di Santa Tecla, che nei mesi scorsi è stata interessata da una frana di ampie dimensioni. In questo caso, infatti, la messa in sicurezza dovrà attendere: «Le risorse del Piano di riassetto idrogeologico – spiega il geologo e consulente del Comune Alessio D’Urso – vengono utilizzate dando precedenza agli interventi per la rimozione dei pericoli per l’incolumità delle persone e delle opere urbanistiche. Nel caso della frana di Santa Tecla a essere rimasti danneggiati sono stati soltanto i terreni sottostanti il costone».