Da cinque anni la struttura è gestita da un'associazione di imprese che, però, non ha mai effettuato la voltura di uno dei contatori. Per un costo di circa 30mila che l'ente locale ha sostenuto al posto della San Sebastiano srl. «Non sono cifre esorbitanti, ma il problema va risolto», commenta l'assessore ai Lavori pubblici Nando Ardita
Acireale, bollette del cimitero pagate dal Comune Ma dal 2013 è gestito dai privati: «Solo intoppi»
Nonostante da quasi cinque anni la gestione del cimitero spetti a una società privata, a pagare una parte della fornitura d’energia elettrica continua a essere il Comune. Accade ad Acireale, dove da tempo è aperta una querelle tra l’ente locale e la San Sebastiano srl, società di progetto nata in seguito all’aggiudicazione, a maggio 2012, del progetto di finanza da parte dell’associazione temporanea di imprese formata da Musumeci costruzioni generali srl, Consorzio nazionale di cooperative di produzione e lavoro Ciro Menotti e Rosan srl. L’Ati era stata l’unica a partecipare al bando di gara nato dalla proposta, fatta sette anni prima, dal consorzio Ciro Menotti e altre due società che poi lasciarono il posto a Musumeci costruzioni e Rosan.
Stando ad alcune indiscrezioni, a partire dal 2013 il Comune di Acireale avrebbe pagato circa 30mila euro per bollette che sarebbero dovute essere intestate alla San Sebastiano. Si tratterebbe di una media di circa 500 euro mensili, derivanti dalla fornitura registrata da uno dei contatori. L’unico per cui l’impresa privata non ha mai provveduto a effettuare la voltura. All’origine della storia ci sarebbero più fattori: da una parte l’esistenza di un deposito utilizzato dal Comune, dall’altra le presunte difficoltà per la ditta a ottenere l’intestazione del contratto. «Ci abbiamo provato più volte – assicura il direttore dei lavori di San Sebastiano Angelo La Spina – ma si sono sempre presentati contrattempi. L’ultimo è accaduto nei giorni scorsi, quando ci è stato detto che c’è un blocco sulla presa che interessa voltura. Nei prossimi giorni andremo a Catania per risolvere la questione».
Per La Spina, uno dei motivi che potrebbero avere determinato il ritardo starebbe nel ripetuto cambio di fornitore da parte del Comune. «Queste prese comunali sono stati in mano a diversi gestori – sottolinea -. L’anno scorso abbiamo tentato di fare una presa nostra, ma non l’abbiamo potuta attivare perché servivano documenti catastali. In un’altra occasione, invece, ci siamo presentati con una bolletta che però nel frattempo non corrispondeva più al fornitore che aveva il servizio».
Da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Barbagallo – che nel 2016 ha avuto la San Sebastiano tra gli sponsor del carnevale – c’è l’assicurazione di volere arrivare a dirimere la disputa: «Non parliamo di cifre esorbitanti, perché per fortuna il contatore in questione non è quello che serve gli ascensori – commenta l’assessore ai Lavori pubblici Nando Ardita – ma resta comunque un problema che va risolto». Quando avvenne l’aggiudicazione del project financing, Ardita, all’epoca consigliere di opposizione, era stato tra i principali critici della decisione dell’allora giunta Garozzo di concedere la gestione del cimitero per 25 anni ai privati.
«Non era un’opposizione di principio nei confronti delle collaborazioni tra pubblico e privato – ricorda l’attuale assessore – quanto una posizione concernente nello specifico il cimitero. All’epoca ottenni anche l’invio della documentazione alla procura, ma è una storia passata. Adesso vanno gestiti i rapporti con il concessionario». In tal senso, la volontà è quella di ottenere la restituzione dei soldi: «Dovremo quantificare le somme pagate indebitamente dal Comune e procedere al recupero», conclude Ardita.