Aci Sant’Antonio, acqua biancastra e schiuma dai rubinetti Acoset smorza allarme: «Analisi ok, causa è forte pressione»

Acqua di colore bianco, simile alla schiuma. Succede ad alcuni cittadini di Aci Sant’Antonio quando aprono i propri rubinetti di casa. La situazione, segnalata anche sui social con video e fotografie, sembra presentarsi già da tempo. Ma non è solo il colore a preoccupare: stando a sentire alcuni utenti, in alcuni casi l’acqua si è presentata arancione. In altre situazioni è capitato che dal rubinetto uscisse aria prima del getto d’acqua. Eccessivo cloro e tubature sporche o vetuste sono le risposte che hanno provato a darsi i residenti. Un’altra ipotesi avanzata è stata quella dei lavori che l’Acoset, il gestore del servizio idrico in venti Comuni etnei, avrebbe effettuato il 26 giugno sulla colonna del pozzo Muri Antichi, intervento che ha determinato l’interruzione del servizio. La richiesta più frequente è quella di immediate analisi del liquido.

Il direttore generale dell’Acoset Fabio Fatuzzo prova a fare il punto a MeridioNews: «Le analisi alle acque vengono svolte abitualmente e gli esami sono tutti nella norma. L’acqua viene controllata sia al momento della produzione che nella distribuzione. Da alcuni rubinetti esce aria, ed è possibile: è un problema dovuto alla rete che potrebbe aver subito interruzioni». Riguardo al colore dell’acqua, aggiunge: «La pressione è troppo forte, così succede che l’acqua si mischia all’anidride carbonica – speiga – se il liquido si lascia riposare, torna al suo colore naturale. Stiamo attivando un nuovo servizio con cui avviseremo i cittadini degli eventuali disservizi in tutto il territorio».

Intanto in città si prova a far fronte al problema. Giuseppe Micalizzi del Movimento Santantoneselista in corsa alle ultime Comunali di Aci Sant’Antonio – sta mettendo assieme le lamentele dei cittadini per sottoporle agli organi competenti. «Ho letto molti post su Facebook – dice – ma vorrei che non ci fermassimo alla semplice polemica sui social. Il problema va avanti da molto tempo, per questo mi sono fatto promotore dell’iniziativa. Serve unirci tutti e fare presente la questione nelle sedi opportune». 

Quanto dichiarato da Micalizzi non si discosta di molto dalle parole del primo cittadino, rieletto il 10 giugnoSanto Caruso. «Abbiamo già contattato la ditta – spiega – e ricordo che gli utenti che hanno riscontrato questi problemi e possono dimostrarlo possono rivolgersi all’Acoset che si premurerà di occuparsene. I funzionari verificheranno se c’è una dispersione di acqua». Anche Caruso parla della forte pressione che causerebbe lo strano colorito del liquido, ma assicura: «Il problema dovrebbe essere risolto. Nel caso del colore arancione la causa potrebbe derivare dalle tubature vecchie». Poi il sindaco si concentra sulle analisi delle acque: «Ho insistito molto sulla potabilità con controlli suppletivi – replica -. Dalle analisi emerge che rientra nei parametri di legge. D’altra parte, se così non fosse, l’Acoset rischierebbe delle sanzioni».


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