Altri accertamenti sono ancora in corso ma per il momento i due amministratori del Comune catenoto restano dietro le sbarre. Concessi gli arresti domiciliari, invece, all'imprenditore della ditta al centro delle indagini Giovanni Cerami
Aci Catena, resta in carcere il sindaco Maesano Stessa misura pure per consigliere Barbagallo
Restano in carcere a Catania il sindaco di Aci Catena Ascenzio Maesano e il consigliere comunale e presidente della commissione Finanza Orazio Barbagallo. I due politici sono stati fermati tre giorni fa dalla Dia per corruzione contraria ai doveri d’ufficio. Concessi gli arresti domiciliari, invece, all’imprenditore di Halley consulting spa Giovanni Cerami. È questa la decisione della giudice per le indagini preliminari Anna Maggiore che non ha convalidato i fermi ma, accogliendo la richiesta della procura etnea, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare.
Al centro delle indagini della Dia etnea, che si è avvalsa anche di intercettazioni e pedinamenti, una presunta tangente da 15mila euro che l’imprenditore, secondo l’accusa, avrebbe consegnato al consigliere comunale, il quale l’avrebbe poi equamente divisa con il primo cittadino catenoto. Il denaro sarebbe stato quello relativo al rinnovo del contratto di fornitura del servizio di assistenza e manutenzione dei sistemi software e hardware del Comune di Aci Catena, oltre che all’aggiudicazione del progetto esecutivo Home Care finanziato dall’Unione europea con 252mila euro.
Altri accertamenti sono ancora in corso, come ribadito dal procuratore Carmelo Zuccaro, sia sul contratto che sulla sua estensione nel tempo, ma anche sulla fuga di notizie che sono emerse dalle indagini e dai comportamenti dei tre indagati che temevano di essere intercettati.