Dal sesto secolo avanti Cristo ai primi anni Quaranta. È questo l'arco temporale coperto dai beni culturali rinvenuti a casa di un cittadino catenoto dai carabinieri di Acireale. Il controllo delle forze dell'ordine è avvenuto ad agosto
Aci Catena, reperti archeologici a casa di pregiudicato Dalle anfore greco-romane alla baionetta dell’esercito
Dal sesto secolo avanti Cristo ai primi anni Quaranta. A casa di un pregiudicato di Aci Catena c’erano sia reperti con almeno due millenni di età sia armi di pochi decenni fa. È quanto è stato scoperto dai carabinieri di Acireale che, nel corso di un’indagine coordinata dalla procura di Catania, hanno recuperato beni culturali di grande valore storico-archeologico. Il fatto è avvenuto ad agosto, ma di recente è arrivato il parere della soprintendenza ai Beni culturali di Catania, che ha stabilito l’autenticità e l’interesse di quanto rinvenuto.
Si tratta di un’anfora da vino del IV secolo d.C., una bottiglia di epoca tardo-antica (III-VI secolo d.C.), un collo di anfora da trasporto di età greco-romana (I secolo a.C.), due lucerne di cui una acroma e una in vernice nera della fine del II secolo a.C., due statuette femminili con il relativo copricapo del VI secolo a.C., una statuetta seduta in trono del VI secolo a.C., una sciabola del XVIII-XIX secolo d.C., una baionetta utilizzata dal Regio esercito italiano tra la fine degli anni Trenta e i primi anni Quaranta. Il pregiudicato che aveva questi materiali in casa è stato denunciato a piede libero per detenzione illecita di beni culturali.