Abusi prete Enna, la protesta contro il silenzio della Curia: «Il vescovo deve dimettersi»

Un pomeriggio dal cielo plumbeo ha fatto da sfondo a una nuova protesta che un gruppo di manifestanti ha organizzato davanti al sagrato della nuova chiesa di Santa Lucia a Enna. Un bavaglio viola è il simbolo scelto per il dissesto da parte dei cittadini che lamentano il silenzio che la Curia avrebbe mantenuto sulla vicenda di don Giuseppe Rugolo, condannato a quattro anni e mezzo per abusi sessuali su minori.

Mentre all’interno della chiesa il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana celebra la dedicazione dell’altare, fuori i manifestanti chiedono a gran voce che il vescovo lasci il suo incarico. «Non accetto prediche da chi copre un abuso» è una delle scritte sui cartelloni e i lenzuoli che i manifestanti hanno tenuto sui gradoni del sagrato della chiesa. Negli altri striscioni sono stati riportati alcuni stralci dei dialoghi intercettati. Audio in cui c’è anche la voce di Gisana con le sue parole registrate che sono state divulgate durante l’inchiesta. A presidiare l’evento di protesta di sabato pomeriggio nella zona di Enna Bassa sono arrivate anche le forze dell’ordine.

Le voci di dissenso, composte ma decise, si sono unite in un coro di richieste di trasparenza e giustizia. Non solo laici, ma anche cattolici praticanti, delusi e feriti dalla mancanza di risposte da parte della chiesa locale in merito a questa vicenda emersa dopo la denuncia da parte di una delle vittime del sacerdote. Un giovane archeologo che all’epoca dei fatti era ancora minorenne. Il fulcro della protesta sono le dimissioni del vescovo Gisana, con nove associazioni nazionali contro gli abusi che hanno aderito alla causa.

A fine agosto, alcune manifestazioni di dissenso erano già andate in scena quando i fedeli della chiesa di San Giuseppe e del Santuario di Valverde si erano alzati dai banchi e usciti in segno di protesta, dopo l’ingresso di sacerdoti coinvolti nello scandalo. Intanto, il comitato Non accetto prediche da chi copre un abuso ha distribuito volantini, invitando i cittadini a unirsi alla loro petizione su Change.org, indirizzata direttamente a Papa Francesco, per chiedere che Gisana faccia un passo indietro.

«Ognuno è libero di manifestare, ma nel rispetto delle celebrazioni e della religiosità di chi vi partecipa», si legge in una nota firmata dall’avvocato Gabriele Cataro, il legale della diocesi di Piazza Armerina che ha sottolineato anche che «la Chiesa sta procedendo con le proprie valutazioni» e che «non c’è stata alcuna tolleranza verso gli abusi». «Non abbiamo offeso nessuno – è stata la risposta da parte degli attivisti del comitato – Ma restiamo convinti che Gisana debba dimettersi per restituire credibilità alla Chiesa».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Nella settimana che dà il via ufficiale alle feste, con la ricorrenza di lunedì 8 dicembre, l’oroscopo della nostra rubrica astrologica è inaugurato da una splendida Luna. Inizia benissimo per i segni di Fuoco Ariete, Leone e Sagittario: molto accesi da fameliche passioni. In casa Terra, assestamento e sicurezza per Toro e Vergine, mentre il […]

Settimana di inizi, aperta da un lunedì 1 dicembre, che nell’oroscopo tocca a Venere inaugurare, portando un ottimismo e una voglia di amare da tempo dimenticata dai dodici dello zodiaco! Fortunatissimi i segni di Fuoco – Ariete, Leone e Sagittario -, che godono dei favori del Sole e della Luna, entrambi di fuoco. Ottimo anche […]

Il cielo di dicembre 2025 inizia romantico, con la bella Venere che arriva in Sagittario, e l’oroscopo del mese promette che ci sarà modo di apprezzare la forza discreta delle passioni. Molto favoriti i segni di Fuoco – Ariete, Leone e Sagittario – ma, dopo giorno 20, anche i segni di terra: Toro, Vergine e […]