Abu Dhabi, no passaporto a vigile etneo fermato Di Guardo: «È disperato, ora me ne occupo io»

«La vicenda sta diventando complicata». Il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo, contattato da Meridionews, non nasconde preoccupazione per la situazione surreale in cui si ritrova Giuseppe Di Stefano, ispettore di polizia municipale del comune etneo fermato quattro giorni fa, per terrorismo, all’aeroporto di Abu Dhabi. La polizia del paese degli Emirati arabi aveva trovato all’interno del suo bagaglio la canna della Beretta 7.65 d’ordinanza del vigile, finita lì per errore. L’uomo era in vacanza con la moglie. Da due giorni Di Stefano non è più in stato di fermo, ma le forze dell’ordine locali non gli restituiscono il passaporto, rendendo impossibile il ritorno a casa. Non è chiaro se sia ospite dell’ambasciata italiana. 

Questa mattina Di Guardo ha sentito Di Stefano per telefono, comprensibilmente provato da questa esperienza: «Lui e la moglie sono disperati, sta diventando un dramma», dice il primo cittadino. «Sto recuperando i riferimenti giusti – aggiunge – e da ora in poi me ne occupo io, a costo di recarmi sul posto e prelevarli personalmente». «Il sistema li ha abbandonati», conclude Di Guardo, che avrebbe cercato di tranquillizzare i suoi concittadini. L’ispettore misterbianchese sarebbe assistito sul piano legale dal ministero degli Esteri e dall’ambasciata italiana del luogo. 

Frattanto si rafforza l’ipotesi secondo cui la valigia contenente la canna della pistola avrebbe superato, non vista, i controlli dell’aeroporto di Catania e successivamente anche quelli effettuati a Roma, scalo da cui Di Stefano avrebbe raggiunto Abu Dhabi. «Per il momento si tratta solo di una voce interna, non è una notizia ufficiale», chiarisce Nico Torrisi. L’ad di Sac assicura che, su questo versante, le verifiche di polizia stanno andando avanti. In ogni caso, spiega ancora Torrisi, non sarà facile individuare le responsabilità individuali del mancato controllo. Il bagaglio era infatti imbarcato in stiva e i varchi interni non sarebbero numerati, né ci sarebbero altri metodi per ricostruirne con precisione il percorso. 

Marco Militello

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