Da piazza Verga a Corso Italia, da via della Costituzione alla villa Bellini. Sono alcune aree in cui è avvenuta la potatura criticata da molti cittadini: «Catania rischia di diventare una landa di cemento». L'assessore spiega i motivi dell'abbattimento. Guarda le foto
Abbattuti alberi cariati. «Sempre meno verde in città» Cantarella: «Per miracolo si è evitato un altro morto»
«Sempre meno verde a Catania». «Si rischia di fare della città una landa di cemento». Non è tardata ad arrivare sui social la risposta dei cittadini all’abbattimento degli alberi che sta interessando, in questi giorni, diverse zone di Catania. Da piazza Verga a Corso Italia e da via della Costituzione alla villa Bellini. Sono queste alcune delle aree in cui è avvenuta la potatura avviata dal Comune, che ha suscitato malcontento tra i catanesi.
«Gli alberi sono malati, ogni albero viene studiato da tecnici che effettuano esami specifici e che hanno individuato una carie interna che li sta divorando», risponde a MeridioNews l’assessore all’Ambiente Fabio Cantarella. I problemi sono stati riscontrati soprattutto sui platani, in cui è presente un fungo dannoso per la pianta, e sulle palme ancora colpite dal punteruolo. Tra le vittime dell’abbattimento, inoltre, si conta anche qualche pino.
«Abbiamo a cuore il verde della città ma anche la salute e la sicurezza dei cittadini – aggiunge Cantarella – Qualche giorno fa, è crollato un albero in via della Costituzione e non c’è stato il morto per miracolo. Diversi anni fa, una donna è morta in piazza Cutelli a causa della caduta di una palma, inoltre due persone sono state ferite alla villa Bellini e una in piazza Santa Maria di Gesù».
Questa volta, il Comune ha deciso di prevenire per evitare altri incidenti. Alcuni tecnici esterni e i componenti della consulta del verde istituita dal regolamento del verde sono stati chiamati in causa per esaminare i 16mila esemplari presenti in città. «I tecnici fanno esami accurati di trazione sugli alberi e usano un ago molto sottile per vedere se è presente un parassita che divora il fusto – spiega l’assessore – In quel caso, siamo costretti a tagliare perché il parassita continua ad agire indebolendo il tronco finché, al primo colpo di vento importante, l’albero rischia di crollare».
L’intervento è cominciato nelle zone più frequentate, nei luoghi dove si va a passeggiare e a correre, e dove i bambini vanno a giocare. Adesso, si proseguirà con il controllo di tutta la città. «Stiamo provvedendo alla sostituzione degli alberi – chiarisce Cantarella – e abbiamo un progetto di forestazione urbana per cui Legambiente è stata anche premiata: Cento alberi per Catania. Circa 150 alberi sono stati piantati nel 2019 e c’è in programma di sistemarne in città altri 450 nel 2020».
I platani verranno sostituiti con altri platani, mentre al posto delle palme si sta cercando una pianta più resistente. In programma, c’è anche la bonifica dei terreni e dei giardini in cui gli alberi verranno piantati, a cominciare dalla villa Bellini, per disinfestare da questo parassita. Ogni anno, inoltre, verranno effettuati controlli sui nuovi alberi. «Siamo stati la prima amministrazione a fare approvare in Consiglio comunale il regolamento per la cura del verde pubblico e privato, che prevede la consulta con associazioni ambientaliste a cui chiediamo pareri e con cui ci confrontiamo».