Di roberto salerno
A Wimbledon domina la pioggia
di Roberto Salerno
In una giornata ancora funestata dalla pioggia, che adesso sta davvero esagerando, il tabellone maschile si è allineato ai quarti di finale che si giocheranno oggi, tempo permettendo naturalmente.
Il francese Tsonga è venuto a capo di un match che si stava complicando contro “cuore matto” al secolo lo statunitense Mardy Fish. Pur sconfitto, forse l’americano ha spiegato in che modo può essere contenuto il servizio del francese. Più di una volta infatti alla cannonata di Jo, Fish opponeva la racchetta tenendola con le due mani quasi a volersi esclusivamente coprire le parti nobili del corpo. Simile movimento molto rapido aveva l’effetto di impattare la pallina utilizzando la stessa forza impressa dal battitore per restituirla in una zona del campo dalla quale Tsonga doveva far ripartire il punto. Quel fenomeno del francese a volte ci riusciva ma più spesso no, e se avesse trovato uno un po’ più solido da fondo dell’americano forse la partita sarebbe finita diversamente. Vedremo se i suoi prossimi avversari avranno appreso qualcosa.
Il prossimo intanto sarà una vera e propria sorpresa, cioè il tedesco Kohlschriber che nessuno si aspettava di trovare così avanti. In verità il tedesco non ha fatto altro che approfittare del gentile regalo offerto da Rosol, che superato Nadal si è consegnato all’avversario. Non poteva certo essere il rientrante Baker, uno che farebbe bene a farsi benedire, a far mancare il personale appuntamento con la storia a Kohlschriber.
Dalla stessa parte del tabellone Murray sembra essersi finalmente dato una regolata. L’attesa dei britannici che non hanno un giocatore che vince i Championships dal 1936 non è mai stata così vicina ad essere interrotta, perché Cilic non era proprio un cliente qualsiasi ma Murray l’ha retrocesso al ruolo di sparring partner. Nei quarti, domani, affronterà lo spagnolo che non ti aspetti, quel David Ferrer che ha letteralmente annientato Del Potro. Partita che doveva essere equilibrata nelle previsioni della vigilia, alla resa dei conti la differenza tra i due, sull’erba, sembra difficilmente colmabile. Troppo ampio il movimento del dritto di Del Potro e troppe difficoltà nell’abbassarsi su una palla tenuta ancora più bassa dallo schizzo provocato dall’umidità di questi giorni.
L’incontro tra Murray e Ferrer, oltre ad essere la rivincita del quarto di finale di Parigi, sarà un incontro che molto potrà dirci sulle possibilità dello scozzese. Si aspettava anche lo sfidante di Djokovic e anche qui abbiamo avuto una notevole sorpresa. O forse no, perché Gasquet sono ormai anni che procura queste delusioni ai suoi tifosi. Ieri è riuscito a non vincere contro Florian Mayer, bel giocatore, niente da dire, ma che non era mai andato al di là di un terzo turno nei tornei dello slam, tranne una lontanissima eccezione otto anni fa, proprio qui a Wimbledon, e che nei due turni precedenti era stato costretto al quinto da
Petzschner e Janowicz, non proprio Edberg e McEnroe. Per il numero 1 del mondo si prospetta un’altra passeggiata.
In extremis anche il tabellone delle donne ha recuperato i suoi ritardi e ha prodotto le 4 semifinaliste. Come da pronostico la Radwanska e l’Azarenka alla fine ce l’hanno fatta, magari con qualche difficoltà in più del previsto. Le due partite senza pronostico hanno visto prevalere la sempreverde Williams, che ha avuto ragione di una Kvitova che proprio non riesce a ritrovare una condizione fisica accettabile, e forse un po’ a sorpresa la Kerber, brava a non farsi avvilire dai matchpoint sprecati nel tiebreak del secondo set.
Adesso ha la grande possibilità di andare a lottare per il titolo, ma prima dovrà superare la Radwanska. L’altra finalista uscirà da un incontro “sparatutto” tra la Azarenka e la Williams.
Wimbledon ottavi di finale s.m. Tsonga b. Fish 4/6 7/6 (4) 6/4 6/4;
Kohlschriber b. Baker 6/1 7/6 (4) 6/3; Mayer b. Gasquet 6/3 6/1 3/6 6/2. quarti
di finale s.f. Kerber b. Lisicki 6/3 6/7 (9) 7/5; S. Williams b. Kvitova 6/3
7/5; Azarenka b. Paszek 6/3 7/6 (4); Radwanska b. Kirilenko 7/5 4/6 7/5.