Negli istituti bisogna mettere in moto una macchina che prevede centinaia di verifiche giornaliere. «Controlli quotidiani, ma non sarà un'operazione semplice», spiega a MeridioNews Maurizio Franzò, presidente dell'associazione nazionale presidi in Sicilia
A Scuola i presidi fanno i conti con il caos Green pass «Basta opera di persuasione, ora obbligo vaccinale»
Estate e vacanze ormai alle battute finali. Tra pochi giorni bisognerà mettere nell’armadio ciabatte e costumi e fare i conti con il rientro a scuola di migliaia di studenti siciliani. Negli istituti cominceranno i docenti e il personale scolastico prima della riapertura generale con l’inizio delle lezioni che è fissato per il 16 settembre e la fine al 10 giugno del prossimo anno. Per il secondo anno scolastico sarà però un ritorno tra i banchi in piena pandemia ma con la variabile fondamentale dei vaccini contro il Covid-19 e dell’obbligo del Green pass per i docenti e il personale scolastico. Ma come verranno verificati i certificati verdi? Questa la domanda che non fa dormire sonni tranquilli ai dirigenti scolastici dell’Isola. Il loro obiettivo è quello di avere procedure veloci, evitando in ogni modo code giornaliere agli ingressi degli edifici prima di entrare in classe per le lezioni.
Al momento però sembra regnare una generale confusione anche perché le scuole non possono sapere durata e scadenza delle certificazioni verdi per una questione legata alla privacy. «Di certo c’è che dall’inizio di settembre, a partire dalle 7.30, cominceremo a controllare il personale scolastico mentre alle 8 toccherà ai docenti. In tutto questo naturalmente c’è un problema di natura organizzativa», spiega a MeridioNews Maurizio Franzò, presidente dell’associazione nazionale presidi in Sicilia. «Come presidi siamo per l’introduzione dell’obbligo vaccinale ma in Italia siamo ancora alla campagna di persuasione», continua.
La Sicilia dal 30 agosto entrerà in zona gialla oltre a rimanere fanalino di coda per numero di somministrazioni. Per ora l’88 per cento del personale scolastico isolano ha ricevuto la somministrazione di almeno una dose. «La speranza è che durante i controlli tutti siano in possesso del Green pass – continua Franzò – Per legge se un docente non è munito della certificazione sarà rimandato indietro come assente ingiustificato, rischiando a decorrere dal quinto giorno la sospensione dal servizio senza stipendio. Per avere la riammissione bisognerà avere conseguito il Green pass». L’incognita controlli manuali agli ingressi è al centro di una interlocuzione tra il garante della Privacy Pasquale Stanzione e i ministeri della Salute e dell’Istruzione. Anche perché non è possibile fornire alle scuole l’elenco di coloro che non sono vaccinati.
«Le scuole sono state dotate di una applicazione digitale che consente di controllare manualmente la validità del Green pass tramite la lettura del Qr-code», aggiunge Franzò. Ed è proprio questo il dettaglio che obbligherebbe le scuole a controllare ogni giorno le certificazioni, poiché l’app non fornisce la data di validità del documento. Una delle soluzioni a cui si lavora a livello centrale è l’istituzione di un database gestito dalle segreterie per verificare in tempo reale la validità dei certificati. Fermo restando che i dirigenti, o i loro delegati, dovranno accertarsi che nessuno tra i non vaccinati acceda comunque in classe.