A Pantelleria l’ospedale è allo sfascio

“A Pantelleria è iniziata la cura Crocetta-Lumia…”. Ma, a quanto pare, è una cura amara. Anzi, per essere precisi, è una cura senza cure, se è vero che l’ospedale dell’isola che si trova al centro del Mediterraneo, in piena estate – nel cuore della stagione turistica – è mezzo smantellato. Alla faccia, ovviamente – ma questo va da sé – delle mirabolanti promesse del Sindaco appena eletto, anzi appena rieletto, Salvatore Gabriele.

Il Sindaco che in campagna elettorale, nel corso di una trasmissione radiofonica, lanciava l’acqua di una bottiglia a un conduttore che si permetteva di porre domanda forse un po’ troppo scomode, forte dell’appoggio del Megafono del presidente della Regione, Rosario Crocetta, e del senatore Giuseppe Lumia, in campagna elettorale, meno di un mese fa, aveva assunto con i circa 7 mila abitanti dell’isola impegni precisi in materia di sanità.

“Nel Suo programma – gli ricorda il portavoce del Movimento 5 Stelle di Pantelleria, Leonardo Ferreri – Lei poneva l’accento sulla Sanità come voce importante, anzi come la prima voce, lasciando intendere che la Sua amministrazione avrebbe avuto la forza di dare finalmente a Pantelleria un’adeguata soluzione agli annosi problemi legati alla salute”.

Ferreri cita una lettera scritta di pugno agli elettori da Salvatore Gabriele: “… Va garantita la riapertura definitiva del Punto nascita, il mantenimento della Medicina, della Cardiologia e del Presidio Chirurgico per interventi di piccola-media complessità. E’ necessario aprire un ambulatorio per la chemioterapia e rinforzare il servizio di dialisi. Vogliamo l’elisoccorso garantito 24 ore giornaliere”.

Questi gli impegni assunti dalla triade Gabriele-Crocetta-Lumia. Meno di un mese dopo la realtà è un po’ diversa.

“Il Movimento 5 Stelle – sottolinea Ferreri – è venuto a conoscenza delle dimissioni da direttore sanitario dell’ospedale ‘B. Nagar’ di Pantelleria, dottor Luca Fazio. E constatiamo anche la mancanza della guardia medica turistica nel periodo di alta stagione”. Per non parlare dell’apprensione “di operatori e pazienti per la presunta mancata applicazione di

Tutti i Candidati del Movimento 5 Stelle

protocolli vigenti nel Punto nascita e per la situazione di presunto sotto organico delle figure necessarie”.

Insomma, la sanità pubblica di Pantelleria, a meno di un mese dalle elezioni, è allo sbando. Uno sfascio totale. Dopo essere diventati ‘famosi’ per le promesse non mantenute in mezza Sicilia, dalla formazione professionale ai Laboratori di analisi, la premiata ditta Crocetta & Lumia si sta facendo conoscere anche a Pantelleria.

Quella del Punto nascita, a Pantelleria, è diventata una sceneggiata napoletana con ‘venature’ filosofiche. Il Governo regionale, poco più di un mese fa, ha chiuso 28 Punti nascita. Per ‘risparmiare’. Perché in Sicilia, nella sanità pubblica, non si ‘risparmia’ sulla spesa farmaceutica incontrollata o sugli appalti a ruota libera di Aziende sanitarie e Aziende ospedaliere: si risparmia bloccando il rinnovo dei contratti ai medici, sovraccaricando di lavoro medici e infermieri e sulle donne in gravidanza: specie su quelle che hanno l’ ‘ardire’, mettiamola così, di restare incinte nelle aree disagiate. Nelle quali, nel nome del ‘risparmio’, si sbaraccano i Punti nascita.

Il presidente Crocetta, poco più di un mese fa, si è auto-convinto di aver riaperto sette Punti nascita in altrettante aree disagiate della Sicilia. Non è affatto così, visto che non è stato riaperto un solo Punto nascita, compreso quello di Pantelleria che è ancora chiuso. Ma il governatore, che in queste cose è molto ‘idealista’, è convinto del contrario. E vorrebbe che i cittadini delle aree siciliane disagiate sposassero l’ ‘idea’ dei Punti nascita riaperti al posto della realtà…

la gente, però, si è rotta le scatole delle vane promesse del Governo regionale. A Pantelleria, ‘idealismo’ a parte, il Movimento 5 Stelle chiede al Sindaco Gabriele e al Consiglio comunale “di fare chiarezza su quanto sopra eventualmente convocando in un pubblico incontro il Direttore Generale dell’Asp di Trapani Dottor Fabrizio De Nicola”.

Sulla vicenda interviene anche Monica Modica, già dirigente del Megafono, movimento politico che ha lasciato dopo aver verificato di persona non tanto e non soltanto i ‘buchi’ nella sanità pubblica provocato dal Governo Crocetta a Pantelleria, ma anche la mancanza di volontà politica, da parte del Governo regionale, nell’affrontare i problemi sanitari nelle isole della Sicilia.

A proposito di quanto sta succedendo a Pantelleria, Monica Modica, che fa parte del movimento “Trapani cambia”, si chiede: “Come mai in assessorato (regionale alla Salute ndr), venerdì 5 luglio e martedì 9 luglio si sono tenute riunioni per valutare la chiusura del Pronto soccorso dell’ospedale ‘Nagar’ di Pantelleria? Perché altri medici dello stesso ospedale hanno chiesto le dimissioni? Come mai il dottor Giuseppe Turco, dal 14 luglio a settembre, non sarà a Pantelleria? Ci chiediamo ancora: perché nessuno a Pantelleria si pone queste domande?”.

Già, perché?

Foto di prima pagina tratta da annamariatedeschi.it

 


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