A Lentini il primato di casi di leucemia I cittadini: «Colpa di discariche e Sigonella»

Perché a Lentini si muore di leucemia più che in altre parti d’Italia? E come mai nell’ultimo ventennio i casi sono aumentati in modo sconsiderato? Queste domande non hanno ancora ricevuto risposta eppure l’avvocato Santi Terranova, rappresentante legale nonché sostenitore dall’associazione Manuela e Michele per bambini leucemici – che accoglie soprattutto genitori di bambini morti per questa malattia comunemente indicata come tumore del sangue – le ha poste nel lontano 2006. E lo ha fatto con un esposto alla procura della Repubblica di Siracusa. Da allora, però, non è mai arrivata nessuna riposta. Il suo scopo è chiaro: accertare e reprimere comportamenti dolosi o colposi connessi con il fenomeno. Cause da ricercare nell’ambiente circostante, secondo i lentinesi. Come le discariche abusive di rifiuti ospedalieri presenti da tempo nella zona e la vicinanza della base americana di Sigonella, con le sue bombe nucleari. Solo l’ultima delle polemiche legate alla presenza Usa in territorio siciliano, ma ancora una volta riferita alla salute dei residenti.

Dalla denuncia dell’avvocato Terranova sono passati sei anni. La procura ha disposto una indagine e il procuratore di Siracusa Ugo Rossi ha inviato una lettera a ad un gruppo scelto di cittadini per invitarli a sottoporsi a screening medici. Ancora oggi, però, non si hanno risposte certe e non è cambiato nulla nell’andamento dei tassi di mortalità dei giovani e giovanissimi del territorio di Lentini: continuano ad essere tre volte superiori alla media nazionale. Non è facile capire perché ci si ammala di leucemia. Anche se si conoscono i principali fattori di rischio, la causa della malattia e le modalità di prevenzione non sono ancora certe. Possono esserci motivazioni personali come predisposizioni genetiche, ereditarie o l’attacco di virus erpetici o retrovirus. Altre cause, invece, sono legate all’ambiente in cui si vive, al cibo che si mangia e all’aria che si respira.

Nel caso specifico, le particolarità dei singoli individui «non si conciliano affatto con la concentrazione dei numerosissimi casi di leucemia proprio nella nostra zona» scrive Terranova nella denuncia.  In tal caso, infatti, «il dato statistico sarebbe pressoché omogeneo su tutto il territorio nazionale» spiega. Inoltre, «non sono state individuate come cause della morte di alcuno dei nostri congiunti» continua. Escludendo le cause personali non rimangono che quelle ambientali. E di particolare rilevanza è il problema delle discariche abusive di materiale ospedaliero. «Un problema che attanaglia il territorio di Lentini da moltissimo tempo» afferma l’avvocato dell’associazione Manuela e Michele. Nella sua denuncia cita un ritrovamento di camion carichi di rifiuti ospedalieri abbandonati, maleodoranti e nocivi, provenienti dalle asl del nord Italia. I carabinieri li ritrovarono nel territorio lentinese già nel 1988 come altre discariche nelle contrade BiviereSerravalle, Scalpello-Armicci e Nasche di Zanne.

Ma a Lentini c’è anche altro. A pochi chilometri di distanza, infatti, si trova la base militare di Sigonella che ricopre un ruolo fondamentale nello stoccaggio e nella manutenzione di testate e munizioni delle unità della VI flotta ed i reparti dell’aviazione Usa e Nato, armi recentemente implementate dall’arrivo dei droni, gli aerei senza pilota, già contestati dai residenti del Catanese per i possibili incidenti. Ed «è Sigonella l’unica base aeronavale degli Usa nel Mediterraneo in cui si stoccano bombe nucleari del tipo B57 utilizzate per la guerra antisottomarino» scrive ancora Terranova che cita il giornalista Antonio Mazzeo come sua fonte. Mai dimenticato da chi vive a Lentini è lo schianto al suolo di due aerei militari Usa negli anni  1984 e 1985. In entrambi i casi la zona venne tenuta off limits dagli americani che mantennero anche il massimo riserbo sul carico trasportato. L’accesso fu impedito anche a carabinieri e vigili del fuoco e non mancarono le ipotesi sul trasporto di armi nucleari.

Gli abitanti non si sentono tranquilli e vorrebbero capire se «la potenzialità altamente inquinante della base di Sigonella è in rapporto di causalità con l’elevatissimo tasso di mortalità per leucemie a Lentini». Anche perché «nel 1968, in Groenlandia, precipitò un aereo americano carico di bombe H e in quel luogo la leucemia divenne una delle più frequenti cause di morte» sostiene Terranova. A tutto questo va aggiunto dell’altro. «Sembra verosimile che la base di Sigonella smaltisca i rifiuti prodotti in enorme quantità nell’ampio complesso militare proprio in territorio di Lentini, in contrada Armicci» spiega, la stessa delle discariche abusive. Preoccupazioni a cui, in questi mesi, si sommano quelle per la nuova presenza statunitense sull’isola: con il Muos, mega impianto di comunicazione dell’esercito Usa in costruzione a Niscemi, le cui onde elettromagnetiche «possono uccidere in meno di sei minuti» secondo uno studio americano.

Il problema di tutto sembra, alla fine dei conti, l’inquinamento della zona. In questi anni diversi sono stati gli incontri per parlare del problema, in cui è stato anche ipotizzato l’inquinamento da pesticidi usati negli agrumeti della zona. Nel 2008 dalla collaborazione tra la giornalista Natya Migliori e il regista Giacomo Grasso è stato realizzato un video di denuncia,  Morire a Lentini. La Procura ancora non ha accertato le responsabilità effettive ipotizzate, tuttavia la denuncia non è stata archiviata e la speranza di avere un colpevole almeno per le discariche abusive rimane. «Il provvedimento rimane aperto – conclude Terranova – Si potrebbe arrivare ad individuare le responsabilità».

[Foto di Galantini J]


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Gli abitanti della cittadina del Siracusano muoiono di leucemia tre volte di più rispetto alla media nazionale. Soprattutto i bambini. Secondo l'associazione Manuela e Michele per bambini leucemici la causa è da ricercarsi nelle discariche abusive di materiale ospedaliero e nella presunta radioattività della base militare statunitense. Mentre i residenti aspettano ancora risposte a un esposto presentato alla Procura di Siracusa ormai sei anni fa

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