L'ospedale del centro catanese dice basta all'invadenza di tac e risonanze magnetiche: non serve a niente scrutare nel buio del buio. . .
A Giarre un nuovo modello di sanità pubblica: niente radiologia notturna, la notte è fatta per sognare!
L’OSPEDALE DEL CENTRO CATANESE DICE BASTA ALL’INVADENZA DI TAC E RISONANZE MAGNETICHE: NON SERVE A NIENTE SCRUTARE NEL BUIO DEL BUIO…
L’ospedale di Giarre, in provincia di Catania, sta sperimentano un modello di sanità pubblica che potrebbe essere di esempio per tutte le altre strutture sanitarie. Basta stress, stop alla fretta, alt alla frenesia da prestazione ‘sparagnina’.
La grande innovazione che si sta sperimentando in questi giorni in questo bel centro etneo riguarda la reperibilità notturna nel reparto di radiologia.
La notte è fatta per dormire o, al limite, per sognare: questo il messaggio culturale che arriva da Giarre. Già la radiologia aiuta i medici a decifrare il ‘buio’ delle patologie durante il giorno. La notte, con il doppio buio, è meglio tenere a freno le intemperanze delle Tac e delle Risonanze magnetiche, strumenti della modernità che pensano di vedere tutto…
Da qui la grande innovazione: a Giarre, niente Tac e Risonanze magnetiche al calar delle tenebre! Anche perché il medico radiologo, quando le ombre del pomeriggio avvolgono questa deliziosa cittadina, si trasferisce, armi e bagagli, all’ospedale di Acireale, tra il barocco e gli inimitabili dolci alla mandorla di questo bellissimo centro del Catanese (la morbidezza dei dolci alla mandorla di Acireale è inimitabile: Catania e Siracusa si debbono mettere in fila: sulla pasta di mandorla Acireale batte tutti!).
Ma, morbidezza della pasta di mandorla a parte, andando ad Acireale, il medico radiologo non può presidiare pure Giarre: o lì o là. A meno che non possieda il dono dell’ubiquità: cosa impossibile, almeno per ora.
Quanto ai pazienti dell’ospedale di Giarre – magari del Pronto Soccorso – che vorrebbero farsi ‘radiografare’ anche di sera, beh, se proprio insistono si può pensare a un trasporto presso altri ospedali. In fondo non è detto che si debba sempre e risparmiare nella gestione della sanità pubblica: i soldi non sono tutto nella vita!
Ogni tanto, diciamolo, bisogna pure concedersi qualche diseconomia di gestione…
Ah, dimenticavamo: non pensate che queste ‘innovazioni’ della sanità pubblica di Giarre siano ‘merito’ dei medici o dei manager: al contrario, queste piccole licenze poetico-sanitarie sono il frutto di oculate e intelligenti scelte della politica regionale e, in particolare, dell’assessorato regionale alla Salute che, ogni tanto – vivaddio! – mette da parte la filosofia economicistica e si concede certe ‘libertà’…