Il gruppo, approdato con la nave Bulwark della marina britannica, appartiene a delle distinte operazioni di salvataggio a largo delle coste Libiche da dove sarebbero pronti a partire mezzo milioni di rifugiati. Prosegue a livello politico la polemica sulla ripartizione dei migranti tra le varie regioni. Guarda le foto
A Catania oltre 1100 migranti Trasferiti tra il Cara e il Nord Italia
Sono approdati nel tardo pomeriggio di oggi al porto di Catania oltre mille migranti, tra cui decine di bambini e alcune donne in stato di gravidanza. Il gruppo, trasferito in Italia dalla nave Bulwark della marina britannica, appartiene a delle distinte operazione di salvataggio in mare a largo delle coste libiche. Secondo i primi riscontri, i componenti del gruppo verranno trasferiti tra il Cara di Mineo, recentemente tornato al centro dell’attenzione dopo il secondo capitolo dell’inchiesta Mafia capitale, e il Nord Italia. Proprio in queste ore si è aperto uno scontro politico sulle quote relative alla ripartizione dei migranti nelle varie regioni italiane. Soltanto domenica scorsa il presidente della Lombardia Roberto Maroni aveva lanciato una provocazione, minacciando la riduzione dei fondi ai Comuni lombardi disponibili per l’accoglienza di nuovi ospiti.
Una minaccia che è stata presa come una balla al balzo dal segretario federale della Lega nord Matteo Salvini. Il leader leghista si è detto disposto «al blocco delle prefetture» e al presidio di «tutte quelle strutture che a spese degli italiani qualcuno vuole mettere a disposizione di migliaia di immigrati clandestini». Sul fronte del governo, dopo la riunione di questa mattina al Viminale, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è detto disponibile a «dare incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei Comuni che ci danno una mano nel gestire l’accoglienza».
Secondo il quotidiano inglese The Guardian, sarebbero fino a mezzo milione i rifugiati che in queste settimane si stanno spostando verso le coste della Libia per imbarcarsi alla volta dell’Italia. Secondo le stime inglesi, nel 2015 sono stati 76mila i migranti che hanno fatto la traversata di 260 miglia verso l’Europa dalla Libia, con oltre 40mila rimasti in Italia.
Sull’ultimo approdo al porto etneo è arriva anche la presa di posizione della federazione provinciale di Catania di Sinistra ecologia e Libertà (Sel): «Esprimiamo ancora una volta stupore dinnanzi alla sorda politica di indifferenza portata avanti dalla regione Sicilia, e in primo luogo dal presidente Crocetta, su tematiche così importanti come l’immigrazione. Chiediamo a tal proposito una presa di posizione chiara e una normativa ben definita che regolamenti l’immigrazione in Sicilia, capitolo sul quale la regione può e deve esprimersi secondo Statuto. Esprimiamo – conclude la nota – la nostra ferma opposizione all’apertura a Catania di una base operativa di Frontex, strumento totalmente inefficace per la risoluzione del problema migratorio, e che rafforza un modello negativo che vede la Sicilia come luogo di confine militarizzato piuttosto che come terra di accoglienza»