Poker per la Democrazia Cristiana in provincia di Catania. Lo storico partito di De Gasperi, sul quale l’ex governatore Totò Cuffaro
ha deciso di puntare le sue energie politiche, mette sul tavolo
della scacchiera dell’Etna quattro volti nuovi con esperienze
diverse. Nelle intenzioni c’è il saldo mantenimento delle origini e dei valori. Tempi diversi, quelli di oggi, ma con l’impegno a tenere vivi gli ideali coltivati da Luigi
Sturzo per un’attività politica in cui il credo rappresenta una marcia in più rispetto alle logiche
economiche.
Ed è così che accanto all’avvocato si trova il giovane
studente universitario: insieme si ripromettono di ascoltare i bisogni della
gente per tradurre le richieste in fatti e atti amministrativi. L’idea è di rivolgersi a chi, deluso dalle forze populiste e sovraniste, ha scelto
di mettersi da parte. Tra i protagonisti anche un’insegnante, forte della sua esperienza educativa coi bambini e della lotta al tumore che l’ha resa ancora più caparbia e determinata. Ed è proprio pensando al futuro delle nuove generazioni, da non deludere e abbindolare con facili proclami da piazza, che ha scelto di scendere in campo.
Parole chiave: dialogo, costruzione e solidarietà. Per questo, accanto alla «democrazia, cioè il potere del popolo – sottolinea il coordinatore cittadino
di Belpasso, Massimo Corsaro, di professione legale – c’è la fede cristiana. Una forza che non è mai morta, semmai si è scissa». Ed ha le idee piuttosto chiare anche Francesco Giuffrida, studente
universitario a Catania, iscritto al corso di laurea di Economia e
Impresa, che rivendica non solo spazi per i giovani ma anche
opportunità di formazione politica, civica e sociale. «In
politica non ci si può improvvisare – dice – Bisogna scommettersi in prima
persona tornando a essere presenti sui territori, nelle piazze.
Tutto questo non mi spaventa perché mi rivedo in questo progetto
della Democrazia Cristiana. Noi giovani ci aspettiamo chiarezza. Abbiamo diversi progetti ai quali stiamo già lavorando tra cui quello di un’aula studio».
E guarda oltre anche Lusiana Bellia
che tutti i giorni, in aula, si impegna per formare i cittadini di domani. «Bisogna educare alla vita, alla voglia di fare», precisa. Per questo intende mettere a disposizione l’esperienza maturata come docente di sostegno, ma anche come donna che è riuscita a superare le difficoltà legate alla malattia. «Penso anche agli anziani, che sono una risorsa. Perché il passato ci appartiene e, senza passato, non può esserci futuro. Mi occuperò anche delle donne e della prevenzione, che è importantissima. Può salvare la vita e per questo apriremo degli sportelli».
Attenzione puntata anche sulle forze produttive etnee. Voce, dunque, alle piccole e medie imprese con Antonio Ingrassìa, responsabile delle attività economiche del territorio.
Un gruppo, quello nato a Belpasso, che ha deciso di recuperare il senso di comunità politica ma che resta aperto a tutti coloro che hanno voglia di scommettersi.
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