A 87 anni si è spento Giovanni Barbera, grande protagonista del Movimento cooperativo siciliano

SOCIALISTA, E’ STATO, NEGLI ANNI ’60 DEL SECOLO PASSATO, PARLAMENTARE DI SALA D’ERCOLE

E’ morto a 87 anni l’ex deputato regionale socialista Giovanni Barbera dopo una lunga vita che l’ha visto spettatore e protagonista di tanti e significativi avvenimenti della politica siciliana. Quello dell’occupazione delle terre prima come dirigente sindacale della CGIL e poi come dirigente Nazionale e regionale della Lega delle Cooperative, attività intramezzate dalla sua elezione a deputato nella V legislatura ( 1963-67) all’Assemblea regionale siciliana.

Lo ricordiamo per le sue grandi doti umane, come un uomo dedito e generoso che, parafrasando la celebre canzone di Ligabue, ha vissuto la sua vita politica e sindacale da mediano a servizio della sua terra.

Giovanni Barbera era nato a Messina nel maggio del 1927 e, sin da giovane, dopo avere abbandonato gli studi universitari seguendo i suoi ideali impregnati di socialismo, si dedicò all’attività sindacale nella radiosa stagione della conquista delle terre da parte dei contadini siciliani.

Più avanti sarà segretario del Camera del Lavoro di Ragusa e, successivamente, da segretario provinciale del PSI di Ragusa, verrà eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana con 4.951 voti di preferenza su 13.794 di lista (35,89%).

Erano gli anni ruggenti della politica siciliana con la P maiuscola e dove ancora la parola autonomia regionale aveva un significato. Una legislatura dove i grandi protagonisti furono Pio La Torre, Giuseppe La Loggia, Camillo Bosco, Francesco Taormina, Mario Fasino, Gino Cortese, Rosario Nicoletti e tanti altri con cui Giovanni Barbera si trovò ad operare,a confrontarsi e arricchire la sua cultura politica.

Visse poi la tragica scissione socialista del 1964 aderendo al PSIUP di Tullio Vecchietti e seguendo Vincenzo Gatto sindacalista e leader storico del PSI con cui aveva condiviso tante battaglie all’interno della CGIL. Rientrerà poi dopo lo scioglimento del PSIUP all’interno del PSI ricoprendo incarichi di partito e venendo successivamente, a metà degli anni 70, eletto Vice Presidente Regionale della Lega delle Cooperative (oggi Legacoop).

E proprio alla Lega delle Cooperative, dopo avere militato assieme nel PSIUP, che ebbi modo ed occasione, lavorando da dirigente di quella organizzazione gomito a gomito con lui, di conoscerlo ed apprezzarlo meglio per le sue doti di generosità e di dedizione inesauribile al servizio del movimento cooperativo siciliano che in quel momento, anche sotto la guida di un’altra figura di grande prestigio quale era l’ex deputato del PCI ed ex partigiano Virgilio Failla, stava conoscendo un periodo di significativa crescita e sviluppo, caratterizzata talvolta da contrasti con la cooperazione emiliana che si muoveva in Sicilia talvolta con una subdola ottica colonizzatrice.

Giovanni Barbera e Virgilio Failla non mancarono mai di stigmatizzare tali comportamenti rivendicando con forza, nei confronti della cooperazione emiliana l’Autonomia del movimento cooperativo siciliano e contribuendo così a costruire un forte movimento cooperativo regionale di cui oggi, malgrado la crisi, se ne possono raccogliere i frutti.

Ricordare oggi Giovanni Barbera per la sua lunga e degna vita da mediano e soprattutto da socialista a servizio della sua terrà è un atto dovuto nei confronti di un uomo che ha fermante creduto nei suoi ideali e in quei valori per cui sin da giovane sacrificò se stesso e la sua esistenza. Per questo per chi rimane, forse, è più gratificante ricordare le vite dei mediani come Giovanni Barbera che non quelle di illustri protagonisti.

Gli illustri protagonisti hanno sempre le luci della ribalta. I mediani molto spesso ignorati sono quelli che, pedalando da gregari e silenziosi, hanno spesso contribuito con umiltà allo sviluppo della loro terra e proprio per questo ricordandoli va loro il nostro dovuto e sentito grazie.

 


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