A 50 anni dai Trattati di Roma

Il 25 marzo 1957 prende il via il lungo cammino che, attraverso il lavoro congiunto di illustri personalità, ha portato alla formazione di una forte unità politica, economica e sociale.
I Trattati di Roma sono stati la prima e forse la più importante tappa verso la creazione del mercato unico, verso quell’idea di Europa intesa come una grande potenza mondiale.
Sono passati 50 anni da quel giorno e oggi quell’idea sembra essere diventata una bellissima realtà. In questi giorni in tutti gli Stati membri si festeggia quella data. A Berlino, a Roma, in tutte le grandi città europee si celebra un avvenimento importante che ha segnato il secolo trascorso e che influenzerà il futuro di tutti noi.

Anche Catania si unisce ai festeggiamenti grazie a un Convegno organizzato dalla Prefettura su impulso del Comitato Provinciale per la valorizzazione della cultura della Repubblica nel contesto dell’unità europea. Il Convegno si è svolto presso l’aula magna di Palazzo Centrale.
Su gentile invito del Prefetto Annamaria Cancellieri sono intervenuti illustri docenti che hanno approfondito le questioni relative alla creazione dell’Unione Europea. Cospicua la presenza degli studenti a testimonianza dell’interesse generale che una manifestazione di questo genere può suscitare anche tra i più giovani.

Dopo l’intervento del prof. Recca, Rettore dell’Università di Catania e del dott. Scapagnini, sindaco di Catania e parlamentare europeo da molti anni, che hanno cordialmente ringraziato i numerosi presenti, la parola è passata ai docenti universitari che, con dovizia di particolari, hanno esposto le loro tesi. Il prof. Attinà (docente di Relazioni Internazionali presso la facoltà di Scienze Politiche a Catania) ha approfondito il discorso relativo all’evoluzione politica dell’integrazione europea, ripercorrendo le tappe che dal Trattato di Roma ad oggi hanno contrassegnato la storia dell’UE. Il prof. Basile (docente di Economia e Politica Agraria presso la facoltà di Agraria a Catania) ha inizialmente motivato “l’empasse” che in questo periodo frena il processo d’integrazione politica. Da ricordare a tal proposito la mancata ratifica del trattato che adotta una costituzione per l’Europa. Successivamente il docente ha delineato alcune linee guida per un possibile rilancio europeo: la semplificazione delle procedure burocratiche, la presenza di valori religiosi alla base della futura Costituzione europea, la qualificazione delle risorse umane. Il prof. Sapienza (docente di Diritto Internazionale e di Diritto delle Comunità Europee presso la facoltà di Giurisprudenza a Catania) ha infine illustrato gli aspetti giuridici dell’evoluzione politica dell’UE. Il docente ha poi posto l’accento sull’esigenza di “giuridicizzare” un’unione che dal punto di vista economico e sociale esiste già.

Il Convegno è poi sfociato in un dibattito a cui hanno partecipato anche alcuni studenti.La partecipazione di tutti i cittadini europei al processo di integrazione è una necessità. “Innamoratevi di questa idea” è stata la frase conclusiva pronunciata dal Prefetto.


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