Il tecnico non ha digerito l'episodio relativo al gol-non gol di Odjer nella ripresa, rete prima convalidata e poi annullata. Sotto 2-1 i rosanero hanno ristabilito la parità ma il verdetto del campo sa comunque di occasione sprecata
Pareggio a Campobasso, Baldini contro l’arbitro «Direttore di gara scarso, non sa il regolamento»
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Difficile, analizzando il 2-2 rimediato dal Palermo fuori casa contro il Campobasso, far prevalere la prima prospettiva. I rosanero, passati in vantaggio al 17′ del primo tempo con un acuto di Brunori a cui ha fatto seguito un minuto dopo l’1-1 di Emmausso al culmine di un’azione nella quale la compagine di Baldini si è fatta trovare impreparata, dopo essere stati sotto 2-1 – il secondo gol dei rossoblù porta la firma di Pace al 69′ con la complicità del portiere Pelagotti – nel finale hanno ‘rimesso in piedi’ la partita ancora con Brunori, autore del definitivo 2-2 con un comodo piatto destro su un perfetto assist del neo-entrato Soleri e salito a quota 10 reti in questo campionato, ma la reazione mostrata in questa circostanza dalla squadra non elimina il sapore di occasione sprecata.
Un retrogusto, quest’ultimo, avvertibile sia perché bisogna vincere anche in trasferta se si vuole dare un impulso importante al proprio cammino sia perché diverse compagini che precedono il Palermo oggi hanno perso e i tre punti, di conseguenza, avrebbero consentito ai rosa di ‘accorciare’ nei piani alti della classifica. Nell’ambito di una gara condizionata obiettivamente dal gol-non gol di Odjer al 9′ del secondo tempo convalidato inizialmente dall’arbitro tornato poi sui suoi passi in seguito a un confronto con uno dei due assistenti e all’accerchiamento da parte dei giocatori rossoblù, il rammarico per non avere conquistato una vittoria ampiamente alla portata è superiore rispetto alle sensazioni positive alimentate dall’epilogo di una partita nella quale gli uomini di Baldini sono riusciti quanto meno a non perdere mantenendo, contestualmente, l’imbattibilità sotto la gestione del successore di Filippi.
«Era impossibile credere di potere perdere questa partita – ha sottolineato il tecnico rosanero – la squadra ha disputato un’ottima gara e avrebbe meritato molto di più del pareggio. Devo dire, però, che in Lega Pro gli arbitri sono scarsi e quello di oggi è stato un arbitraggio scarso. Il direttore di gara (Longo della sezione di Paola, ndr) ha dimostrato di non sapere il regolamento e deve essere sospeso». L’allenatore toscano si riferisce al ‘gol fantasma’ annullato ad Odjer che, su una respinta del portiere sugli sviluppi di una punizione dal limite calciata da Silipo entrato dopo l’intervallo al posto di Felici, avrebbe potuto comunque fare meglio da distanza ravvicinata piuttosto che appoggiare il pallone di testa a due passi dalla linea di porta. «L’arbitro – spiega Baldini – aveva convalidato la rete e lo aveva fatto anche il guardalinee. E se va dall’assistente poi non può dire “decido io”. È un errore tecnico da parte di un arbitro scarso che, appunto, non conosce il regolamento. Io, al di là di tutto, sono contento dei ragazzi che ho a disposizione e devo solo ringraziarli per la loro disponibilità e il modo in cui si stanno adattando ad un sistema di gioco diverso rispetto a ciò facevano prima. Il mio obiettivo? Vincere e lasciare un’impronta. Non sono venuto qui a giocare un torneo di bocce tra pensionati. Voglio che a Palermo, città alla quale sono molto legato, riconoscano che sono un allenatore che ha lasciato qualcosa di importante. Pagherei qualsiasi cosa pur di fare qualcosa che possa rendere orgogliosi i palermitani».
Di obiettivi parla anche il difensore Michele Somma che nella gara odierna contro la formazione di Cudini, rimasta in dieci nel finale per l’espulsione (doppia ammonizione) di Menna, ha ‘festeggiato’ il suo esordio stagionale dopo un lungo periodo trascorso dietro le quinte dovuto alla scelta del precedente allenatore di lasciarlo fin dall’inizio di questo campionato fuori dal progetto tecnico: «Non mi va di parlare di ciò che è successo – dice il numero 16 rosanero – Adesso la cosa più importante è che quello di oggi è un punto da cui posso ripartire. Il mio obiettivo personale è farmi trovare sempre pronto nel momento in cui vengo chiamato in causa, quello della squadra è invece di pensare a se stessa e lavorare sui difetti oltre che sulle cose positive. Ho tantissima fiducia nello staff e nei compagni e sono sicuro che continuando su questa strada potremo toglierci delle soddisfazioni». Il centrale classe ’95, che oggi ha sostituito lo squalificato Lancini, non giocava dall’aprile 2021. «Sono stati mesi molto difficili – ammette – Ho lavorato molto su me stesso con la consapevolezza che avrei potuto dare ancora un contributo e che la mia storia con il Palermo non era finita. E adesso sono contentissimo di essere tornato in campo con questa maglia».