Il sindaco dell'isola dell'arcipelago delle Eolie ha allungato la validità delle misure fino al 24 dicembre per le verifiche a campione che saranno effettuate dall'Ispra, dall'Arpa e dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con nuove strumentazioni
Vulcano, è stata prorogata l’ordinanza sulla zona rossa Ingv: «I gas vulcanici continuano a essere pericolosi»
Il sindaco di Vulcano Marco Giorgianni ha prorogato fino a venerdì 24 dicembre l’ordinanza che vieta agli abitanti di dormire nelle loro case in zona rossa per i rischi del gas. Una proroga che era attesa già da giorni. L’obiettivo è fare altre verifiche a campione in almeno una decina di case da parte dell’Ingv, dell’Ispra e dell’Arpa, con nuove strumentazioni che sono arrivate nell’isola, anche se ancora non tutto è operativo. «Dopo sarà deciso se prorogare il divieto di dormire nelle case in zona rossa o – aggiunge il primo cittadino – possibilmente fare rientrare gli abitanti nelle loro case con delle limitazioni, fatta eccezione per le persone con fragilità».
Secondo i vulcanologi dell’Ingv di Catania la situazione desta ancora qualche dubbio. «Si può ancora registrare un ulteriore aumento del degassamento fumarolico e diffuso – si legge nell’ultimo bollettino diffuso dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – e anche incrementi della temperatura dei gas e dei loro flussi, con variazioni della falda termale, incremento della sismicità legato all’attività idrotermale e comparsa di sismicità vulcano-tettonica; incremento delle deformazioni. Possono altresì avvenire in maniera improvvisa fenomeni esplosivi impulsivi quali esplosioni freatiche».
E ancora «si rimarca in particolare – continua la nota – il perdurare della pericolosità legata alla diffusione di Co2 dai suoli e al conseguente accumulo in prossimità delle zone di emissione a mare, in zone sottovento, topograficamente ribassate, e soprattutto in luoghi chiusi. Il raggiungimento di tali livelli appare dipendente dall’intensità delle esalazioni dal suolo e dalle condizioni meteorologiche, entrambe fortemente variabili nello spazio e nel tempo, rendendo così estremamente difficile la prevedibilità di condizioni localmente pericolose. I gas vulcanici continuano a rappresentare un pericolo per la popolazione residente nell’abitato di Vulcano Porto».