Il progetto di rilancio e riqualificazione della zona bassa di via Vittorio Emanuele, arteria principale del terzo comune più popoloso della provincia etnea, è stato più volte annunciato ma mai realizzato. Dell'idea di trasformarla in isola pedonale è rimasta solo l'assenza dei marciapiedi, rimossi durante i lavori di ripavimentazione del 2010. «Il traffico veicolare invece è sempre più presente e ciò mette a rischio la sicurezza dei pedoni», denuncia il gruppo per la salvaguardia della zona
Paternò, centro storico tra caos e sporcizia Il Comitato civico: «Una crisi irreversibile»
Caos veicolare, sporcizia e insicurezza dei pedoni. Lo stato di abbandono in cui versa la zona bassa di via Vittorio Emanuele, cuore storico di Paternò, è al centro della denuncia del Comitato civico centro storico, formato da una decina di cittadini paternesi, che chiedono all’amministrazione di avviare i lavori di riqualificazione della zona, annunciati ma mai realizzati.
«Fa rabbia che questa situazione si sia aggravata in seguito ai lavori di ripavimetazione che dovevano segnare l’avvio alla creazione dell’isola pedonale», sottolinea Salvatore Nicolosi, portavoce del Comitato. Durante il posizionamento del basolato lavico, infatti, sono stati rimossi i marciapiedi, ma la strada, una delle più trafficate del terzo comune più popoloso della provincia etnea, non è chiusa al traffico. «I pedoni si muovono tra le auto mettendo a rischio la loro incolumità», spiega Nicolosi.
L’assenza dei marciapiedi danneggia, secondo Nicolosi, anche i commercianti della zona, sopravvissuti ai lunghi lavori di ripavimentazione del 2010, durante i quali Confcommercio ha denunciato la chiusura di più di trenta negozi. «C’è il basolato che doveva abbellire quello che doveva essere il salotto della città ma manca tutto il resto – denuncia il rappresentante del Comitato – La realizzazione delleventuale isola pedonale sarebbe certamente una conquista di civiltà», aggiunge. Anche se ammette che «il presente contesto culturale ed in parte anche urbanistico sembra ancora non pronto a recepire simile soluzione». «Non c’è ancora la cultura dell’uso del mezzo pubblico e la gente preferisce guidare anche per coprire brevi distanze», spiega. E, infatti, il tentativo fatto nel 2011 dall’allora sindaco Pippo Failla aveva sollevato le lamentele degli stessi commercianti della zona.
Per questo il Comitato – nato da pochi mesi con lo scopo di «gettare dei sassi in queste acque stagnati», dice Nicolosi – chiede all’amministrazione di procedere a piccoli passi anche per sensibilizzare i cittadini. «Lazione amministrativa nellimmediatezza dovrebbe in particolare mirare a delimitare larea pedonale per lincolumità dei pedoni, la fruizione serena delle vetrine e del centro storico, regolare e controllare il traffico veicolare, riqualificare larea in oggetto sotto il profilo estetico», scrivono in una nota indirizzata al sindaco.
Al primo cittadino Mauro Mangano chiedono anche di attivare un tavolo di lavoro tra amministratori, imprenditori, artigiani al fine di incentivare gli investimenti nel centro storico e di dare vita ad eventi di animazione e di richiamo. Indispensabile anche la collaborazione dei cittadini, a cui fanno appello affinché «sappiano rispettare, riscoprire la propria città e rafforzare il proprio senso di identità individuale e collettiva».
[Foto di Alvimann]