Quello di Lulu Miller è un libro che dimostra ai lettori come la natura si vendica magistralmente di uno scienziato che credeva di poterla dominare
I pesci non esistono di Lulu Miller
«In un mondo dominato da Caos non c’è tentativo di fare ordine che non sia destinato a un inevitabile fallimento». Lulu ha trent’anni, ha appena commesso un errore che ha mandato in frantumi la sua vita, e ha bisogno di trovare un esempio che smentisca il duro monito a cui ha iniziato a credere. Che il mondo sia dominato dal caos in realtà non è una prospettiva che la spaventa. Che questo conduca inevitabilmente al fallimento, è un altro paio di maniche. Più dura da digerire.
Lulu sembra trovare ciò che cerca nella figura di David Starr Jordan (1851-1931), un tassonomista che ha scoperto e catalogato un quinto dei pesci conosciuti alla sua epoca, senza soccombere mai sotto i duri colpi che la vita gli ha inferto, ma trovando la forza di rialzarsi dopo ogni fallimento. Addirittura anche quando, nel 1906, il terremoto che colpisce San Francisco manda completamente in frantumi la sua preziosa collezione e gli sforzi di catalogazione di una vita. Ma non è tutto oro ciò che luccica nel caro David, e fare della scienza una nuova fede non sembra essere la soluzione…
I pesci non esistono è un libro incatalogabile, imbrigliabile come quel Caos che prova ad avvicinare.
Non è un romanzo e non è un saggio, ma un po’ entrambi; è sia una biografia che un’autobiografia, ma a un certo punto diventa un giallo. È una breve storia dell’eugenetica e una denuncia delle atrocità a cui ha portato non solo nei lager nazisti, ma anche tra chi li combatteva. Sicuramente è la prima opera di Lulu Miller, autrice radiofonica statunitense, ed è un testo emblematico per Add, editore torinese nato una decina di anni fa con lo scopo di moltiplicare per «aggiungere» (to add) idee, esperienze e punti di vista.
Che non mancano nel libro. Ciò che manca, per fortuna, è un finale confuso: anzi dopo averlo letto vi sarà tutto molto più chiaro, la domanda iniziale troverà una risposta, frutto di una lunga riflessione interiore da parte dell’autrice. Sarete spero un po’ più liberi e un po’ più felici. E naturalmente saprete in che senso e perché i pesci non esistono.
Consigliato se: sei o potresti essere a una svolta esistenziale.
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