Il rione popolare ai confini del centro storico continua la sua trasformazione iniziata nel 2015 grazie alle idee e al lavoro di Fra Mauro e dei parrocchiani di Sant'Agnese. Case abbandonate diventano rifugi d'emergenza e spazi di aggregazione
Danisinni, arrivano altre due strutture per il sociale «Qui si anticipa il cambiamento grazie alla bellezza»
Si leggono Borgo sociale e Cortile del buon samaritano, nei fatti si tratta dell’ennesima trovata di Fra Mauro e della Parrocchia di Sant’Agnese, cuore pulsante del quartiere, per far rinascere il rione popolare di Danisinni, con delle case abbandonate che ancora una volta tornano a vedere nuova luce diventando abitazioni per situazioni di emergenza e sede per attività sociali, spazi di accoglienza e di incontro.
Ennesima buona notizia per un rione dove per duemila abitanti ci sono 290 neonati. Bambini che adesso potranno avere più attenzione: al piano terra del Borgo sociale, infatti sarà ospitato un laboratorio per la primissima infanzia, mentre poco distante aprirà la sede dell’associazione delle famiglie con bambini con bisogni speciali. Nell’area del Cortile del Buon Samaritano è stato ampliato il poliambulatorio parrocchiale e il centro di sostegno psicologico della comunità educante oltre a un’area di accoglienza di ospiti in situazioni di emergenza.
Tutte opere che si pongono in continuità con quanto già fatto per il quartiere, dal Parcofattoria, che oltre a produrre ortaggi per l’Emporio dei sapori, dà lavoro a persone che arrivano dal tessuto più fragile della società; alla biblioteca voluta da Fra Mauro. Un processo di sviluppo ed evoluzione del rione, che è diventato un variopinto microcosmo a pochi passi dal centro storico di Palermo, anche grazie al contributo della fondazione Azimut, un ente filantropico che opera dal 2011 nel contrasto alla povertà e che viene finanziata prevalentemente dal gruppo Azimut (gestione del risparmio) mediante la destinazione dell’uno per cento degli utili annui.
«Stiamo costruendo futuro – dice il sindaco Leoluca Orlando – Possiamo dire missione compiuta ma non completata. Danisinni è una realtà in cammino costante ed è questa la visione della città che va avanti da anni. Qui si fa cultura dell’accoglienza che è il grande cambiamento culturale che caratterizza la città. Danisinni accompagna e precede questo cambiamento nel segno della bellezza. Coltivare la bellezza partendo dall’idea che tutto è legato. Danisinni ci fa capire cosa significhi essere una comunità aperta che non si chiude in un gruppo chiuso. Quando un giorno questa esperienza contagierà tutta la città, la missione sarà completata».
Durante l’inaugurazione il primo cittadino e l’assessora Cinzia Mantegna, insieme a fra Mauro hanno anche firmato il protocollo d’intesa tra il comune di Palermo la parrocchia Santa Agnese per la promozione di interventi di Mediazione e Giustizia Riparativa.