Nell'Isola un vaccino AstraZeneca su due resta nei frigoriferi. Si prova a risalire la classifica e recuperare il ritardo con l'apertura anticipata alla fascia 50-59 anni. Lombardia e Veneto, stando alle stime, copriranno il 70 per cento dei residenti già ad agosto
Sicilia è ultima in Italia per somministrazioni vaccini Con questa media immunità arriverà solo a novembre
Invertire l’andamento generale per evitare di raggiungere l’immunità di gregge soltanto a novembre. La Sicilia resta il fanalino di coda per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini anti Covid-19. Stando all’ultimo aggiornamento, disponibile sulla piattaforma allestita dal governo, nell’Isola sono state inoculate un milione e 626mila dosi a fronte di una disponibilità di vaccaini di poco superiore a due milioni. Tradotto: sono stati utilizzati il 77,6 per cento delle fiale disponibili. Alcuni giorni fa il presidente Nello Musumeci aveva spiegato che nei frigoriferi ci sono circa 250mila dosi del vaccino AstraZeneca rispetto a una fornitura di 523mila fiale. Il siero più inoculato nell’Isola è quello di Pfizer/Biontech con l’89 per cento delle somministrazioni rispetto alle dosi disponibili.
Per cercare di accelerare la campagna da giovedì scorso, 6 maggio, sono partite le prenotazioni per la fascia 50-59 anni. Una fuga in avanti in aperta polemica con il commissario Francesco Paolo Figluolo. Al vertice della classifica nazionale dei vaccini c’è la Liguria seguita da Veneto e Marche. A fare compagnia alla Sicilia, in fondo alla graduatoria, si trovano invece Calabria e Sardegna. Ma quante dosi di vaccino vengono somministrate ogni giorno nell’Isola? Ieri sono state in tutto 34mila. Numero più alto rispetto a quanto fatto nei giorni precedenti in cui si viaggiava a una media di circa 25mila inoculazioni in 24 ore. Il target giornaliero fissato dalla struttura commissariale è di 28mila. Andando a controllare i dati Istat emerge come tra gli over 80 in Sicilia siano stati vaccinati con il ciclo completo soltanto il 54 per cento del target di riferimento. Aggiungendo coloro che hanno ricevuto la prima dose si sale 72,5 per cento. In Veneto, facendo un paragone, hanno completato il ciclo il 76,5 per cento e si sale al 95,4 con le prime dosi.
C’è poi il target 70-79 anni. L’Isola veleggia nelle parti alte della classifica se si considera il ciclo completo con il 18,6 per cento di somministrazioni. Aggiungendo i cittadini che non hanno ancora fatto il richiamo si torna in fondo alla classifica con appena il 54 per cento. Al vertice sempre il Veneto a quota 78,8 per cento. Ultimi dati da analizzare sono quelli per chi rientra nella fascia 60-69 anni. Qui la Sicilia si attesta a poco più del 40 per cento, tra cicli completi e prima dose. Numeri da metà classifica rispetto al quadro nazionale.
Con questi ritmi la Sicilia, secondo le stime elaborate dal Sole 24 ore, raggiungerà l’immunità il 16 novembre 2021. Quel giorno il 70 per cento della popolazione avrà ricevuto un siero anti Covid-19. Il Veneto raggiungerà lo stesso risultato il 31 agosto, confermando quelle che erano le iniziali previsioni del governo. La Lombardia taglierà il traguardo ancora prima: il 26 agosto prossimo. Intanto la Regione si appresta ad affrontare una nuova settimana nella fascia di rischio arancione. Stesso colore che lunedì accompagnerà Valle d’Aosta e Sardegna. Il resto d’Italia sarà in fascia gialla.