Palermo, in arrivo oggi un altro carico di vaccini Costa: «Pronti a lavorare anche 24 ore al giorno»

«I numeri in crescita di lunedì? Ci possono stare, probabilmente è stato considerato qualche tampone arretrato, ma il vero insegnamento che dobbiamo prendere da questi dati è che il virus ancora circola e dobbiamo stare attenti». Non cede a facili allarmismi Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid della provincia di Palermo. Dopo la somministrazione della prima fiala di vaccino Johnson&Johnson e l’arrivo di un nuovo rifornimento, oggi sarà scritta una nuova pagina importante nella lotta contro il coronavirus, con un carico molto cospicuo di vaccini.

«Dobbiamo fare in modo che la gente capisca che abbiamo una sola possibilità per superare tutto ciò: vaccinarci tutti e nel più breve tempo possibile, per evitare che questo virus conoscendo troppi sistemi immunocompetenti decida di avere una variante che poi non riusciamo a individuare né con i test antigenici, né a proteggerci con i vaccini – prosegue Costa – Quindi abbiamo bisogno di lavorare tutti assieme, in uno sforzo collettivo che deve essere ancora maggiore di quello fatto fino adesso. Anche se capisco tutte le difficoltà, la stanchezza, la gente non ne può più, ma ci vuole uno sforzo ulteriore che credo dovrebbe durare non più di altre due o tre settimane, quando i contagi dovrebbero cominciare a calare in modo più significativo e soprattutto dovremmo avere una base più larga di persone vaccinate».

«Oggi arrivano nuovi vaccini, ne arrivano tanti, quindi finalmente potremo dare sfogo a tutta la nostra voglia di vaccinare». Poi l’annuncio: «Aumenteremo l’ampiezza dell’hub alla Fiera del Mediterraneo utilizzando anche un padiglione che si trova sotto al padiglione 20, che stiamo già mettendo a posto, stiamo già valutando l’opportunità di fare anche una somministrazione h24, soprattutto ora – va avanti il commissario Covid – che il tempo migliora e il target della popolazione si può abbassare. Il problema non è “zona rossa o non zona rossa”, ma gestire e contenere la pandemia. Tutti abbiamo visto cosa è successo nei vari luoghi affollati e sono tutti segnali che ci lasciano con la bocca amara, perché è come se la gente non avesse capito che abbiamo solo un elemento per potere vincere contro il virus: distanza sociale e prevenzione». 

Il riferimento del commissario è alle ultime notizie di assembramenti come quella a villa Trabia nel weekend o la rissa avvenuta in centro a Catania. «Abbiamo ospedali che non stanno scoppiando, ma sono sotto pressione – conclude Costa – Abbiamo un virus che circola e lo sforzo che ci viene chiesto deve prescindere dal colore della zona. Deve entrare nel nostro Dna, devono essere – conclude – i comportamenti di tutti noi».


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