Stando a quanto ricostruito finora, l'incendio al Petet Pan sarebbe di natura dolosa. Non è la prima volta che l'immobile del quartiere Cep di Palermo viene preso di mira. Adesso è inagibile «Fa parte di un piano che colpisce gli istituti scolastici»
A fuoco un asilo comunale che ospita 50 bambini «Attacco per occupare abusivamente la struttura»
Un incendio all’interno della struttura dell’asilo Peter Pan nel quartiere Cep di Palermo. Stando a quanto ricostruito finora, il rogo sarebbe di natura dolosa. I carabinieri della compagnia di San Lorenzo stanno passando al setaccio le immagini dei sistemi di videosorveglianza per risalire a chi ha dato fuoco all’asilo. L’incendio ha danneggiato alcune stanze e messo fuori uso l’impianto elettrico provocando danni per migliaia di euro. La struttura è stata dichiarata inagibile.
Una struttura che ospita 50 bambini e che, nei mesi scorsi, è anche stata chiusa a causa di alcuni casi di positività al Covid-19. Nell’immobile è presente un impianto antincendio regolarmente funzionante e il materiale è ignifugo ai sensi di legge. «Criminali e farabutti – ha commentato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – Chi danneggia, incendia, deruba e vandalizza un asilo ruba il futuro ai bambini e alle bambine. Spero che gli autori del gravissimo attacco siano immediatamente identificati e colpiti con tutta la durezza che il loro comportamento ignobile merita». La struttura, da tempo, è oggetto di atti vandalici e furti. «Ancora un atto vile e indegno – ha sottolineato l’assessora alla Scuola Giovanna Marano – un attacco violento, ancora più violento che in passato contro un asilo comunale. Un attacco contro i più piccoli e contro le famiglie, cui serve dare una risposta da parte di tutta la comunità scolastica».
Parole dure anche dai segretari generali Cisl Leonardo La Piana, Cisl Scuola Vito Cassata e Fp Cisl Lorenzo Geraci: «Ogni istituzione scolastica va difesa fortemente perché rappresenta un presidio di democrazia e legalità in ogni quartiere, soprattutto periferico». La richiesta che arriva dai rappresentanti sindacali è quella di mettere in sicurezza la struttura con un adeguato sistema di vigilanza. «Chi vuole che la scuola non riapra, non dovrà averla vinta. Colpire una istituzione scolastica – concludono – vuol dire colpire il processo educativo essenziale per formare i nostri giovani». E, intanto, emergono le prime ipotesi circa le responsabilità dell’incendio. Secondo alcuni residenti, non si tratterebbe di un semplice atto vandalico, ma di un piano che colpisce gli istituti scolastici. Molte scuole del capoluogo, non solo del quartiere Cep, sono occupate abusivamente. «Il primo passo per entrare negli edifici, finora, è stato proprio renderli inagibili».