Sabato mattina i membri del Centro studi trezzoto si sono dati da fare, occupandosi di un pezzo caratteristico della costa dei Malavoglia: l'acquario. «E' una vasca in pietra lavica realizzata nel dopoguerra dall'ingegno di uno spaccapietre», spiegano i volontari, che all'interno hanno trovato plastica, carta, polistirolo, un copertone e rifiuti speciali. E, alla fine della pulizia, hanno sparso semi di finocchio marino sugli scogli
Acitrezza, il Centro studi ripulisce gli scogli Ritrovato un frigorifero nel vecchio acquario
In poco più di un’ora hanno raccolto polistirolo, carta, plastica, resti di reti, lenze, vasi rotti. E sugli scogli hanno ritrovato persino un frigorifero e un copertone. Sabato mattina i soci del Centro studi Acitrezza hanno ripulito uno dei pezzi più caratteristici della costa del paese dei faraglioni: quella dell’acquario, un’antica vasca in pietra lavica per la conservazione dei pesci realizzata nel secondo dopoguerra dallo spaccapietre Mario Spina su commissione della famiglia di pescatori Valastro. Il progetto è la seconda puntata dell’operazione chiamata Coste pulite e che aveva già fatto tappa, lo scorso 10 marzo, in un altro luogo caratteristico, i basalti colonnari del porticciolo. L’obiettivo, oltre alla pulizia è quello della sensibilizzazione sulla tutela del patrimonio ambientale unico della cittadina dei Malavoglia.
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Ed è già stato individuato un terzo luogo da ripulire nelle vicinanze della struttura. «L’antico acquario è un manufatto che racconta l’ingegno dei pescatori trezzoti ed una volta ultimati i lavori di riqualificazione dello scalo Palummeddu valuteremo tutte le iniziative volte alla tutela e valorizzazione che merita», spiega Antonio Castorina, presidente del Csa, che ha già inoltrato al sindaco del Comune di Acicastello la richiesta di rimozione di alcuni rifiuti speciali, vicino al mercato ittico di Aci Trezza. E, forse anche in segno di buon augurio, i soci del centro studi hanno provveduto a disseminare semi di finocchio marino nell’area dei basalti colonnari all’interno del porto.
[Foto del Centro studi Acitrezza]