Il tribunale amministrativo rigetta il ricorso presentato da una cinquantina di gestori di piccole attività nel centro, soprattutto minimarket, che si sono ritrovati, al contrario dei distributori automatici, a non potere vendere durante le ore notturne alcolici
Vendita alcolici, il Tar rigetta il ricorso contro l’ordinanza «Il danno sussiste, ma non si può accogliere l’istanza»
L’ordinanza sulla vendita degli alcolici resta in vigore. Il Tar ha infatti respinto il ricorso presentato da una cinquantina di esercenti del centro storico, per lo più titolari di minimarket, assistiti dagli avvocati Calogero Lo Re e Antonino Cacioppo, che avevano deciso di impugnare di fronte al tribunale amministrativo l’ordinanza che vieta ai commercianti la vendita di bevande alcoliche la sera dopo le 20 e prima delle otto del mattino. Un’ordinanza solo temporanea, i trenta giorni previsti scadranno tra un paio di settimane, ma che appare spinosa, specie per i piccoli negozi, che patiscono – a loro dire – la concorrenza dei distributori automatici, sempre più numerosi in città e rimasti fuori dal provvedimento.
Inoltre dalle 24 all’1.30 della notte è consentita unicamente la vendita per il consumo diretto all’interno dei locali o negli spazi esterni di pertinenza, mentre all’1.30 dovranno invece interrompersi tutte le attività con la chiusura dei locali. La notizia del respingimento dell’ordinanza comunale è giunta in serata. Il Tar si è pronunciato fissando per il 22 luglio la trattazione collegiale del tema in camera di consiglio, nulla più di questo, nonostante abbia comunque riconosciuto la sussistenza del problema relativo alla concorrenza.
Il rigetto dell’istanza dei ricorrenti è stato motivato «sebbene sussista il danno» in quanto «considerato che le finalità perseguite, in via sperimentale e per soli trenta giorni, dall’ordinanza impugnata mirano in tutta evidenza a impedire che la vendita dopo le ore 20 di bevande alcoliche favorisca assembramenti notturni».