Protagonista della vicenda Rosario Furnari, secondo gli investigatori appartenente agli Alleruzzo-Assinnata, articolazione locale dei Santapaola-Ercolano. L'uomo è stato controllato dai carabinieri del nucleo operativo
Domiciliari per Covid-19. Scoperto con un amico Torna in carcere 41enne ritenuto affiliato al clan
Era tornato a casa il 21 maggio scorso perché considerato a rischio contagio. Sei giorni dopo per Rosario Furnari si sono aperte nuovamente le porte del carcere di Bicocca. L’uomo, 41 anni originario di Paternò, era stato scarcerato per motivi di salute e sottoposto alla detenzione domiciliare. Durante un controllo domiciliare i carabinieri lo hanno sorpreso a casa insieme a un amico.
Furnari è ritenuto dagli investigatori affiliato al clan mafioso locale degli Alleruzzo-Assinnata, attivo proprio nel territorio di Paternò e considerata una costola della famiglia catanese di Cosa nostra dei Santapaola-Ercolano. Il 41enne nel 2015 è stato coinvolto in un blitz antimafia. Indagine che ricostruì una faida mafiosa dopo l’omicidio del nuovo boss emergente Salvatore Leanza, ex ergastolano ucciso, mentre si trovava in compagnia della moglie, il 27 giugno 2014.