«Si stanno dunque effettuando delle primarie, a nostra insaputa, a voto palese, in cui si dichiara pubblicamente, in barba alla privacy propria dellurna, chi si vuole appoggiare». Così i membri del Coordinamento unico d'ateno commentano sul blog Fuori dal coro l'email con cui il Magnifico uscente invita la comunità accademica a firmare per le candidature a rettore. Con l'effetto, secondo il Cuda, di «scoraggiare ed influenzare lelettorato»
Recca e la entrañable transparencia Il Cuda: «Votazione per acclamazione»
Lemail inviata dal prof. asp. sen. Recca Antonino (per gli amici Toni accesi), a molti colleghi di ateneo, in cui invita ad andare a firmare per le candidature a rettore è breve, ma densa (si veda in calce).
Nel primo periodo il neo aspirante al Senato della Repubblica offre un servizio gratuito alla sua comunità, fornendo i dati (sempre questi numeri in testa!) sul numero dei colleghi che hanno già firmato. Ben 200! Come dire, al destinatario, guarda che sono già parecchi, mica vorrai mancare proprio tu allappello!
Ma il continuo è più interessante. Infatti, a suo dire, l «occasione sta sempre più prendendo forma di una sorta di primarie per la prossima elezione e questo è molto positivo perché contribuisce a svelenire il clima delle prossime settimane rendendo il meccanismo molto trasparente».
Si stanno dunque effettuando delle primarie, a nostra insaputa, a voto palese, in cui si dichiara pubblicamente, in barba alla privacy propria dellurna, chi si vuole appoggiare. Detto in altre parole il messaggio suggerisce al destinatario che il prossimo rettore, per lo meno, se lo dovesse diventare quello mai nominato nella email, terrà conto di chi ha apposto le firme e chi no.
Si chiama, di fatto, votazione per acclamazione, un meccanismo che innesca un circolo talmente vizioso da indurne labolizione, da parte di Giovanni Paolo II, ai fini dellelezione del papa.
Si vuole altresì, con questa chiamata, innescare un ulteriore meccanismo, che scatterà dopo la raccolta delle firme, che è quello di scoraggiare, e di influenzare, lelettorato al voto. Si vuol dire a coloro che non votano per il prescelto di evitare di andare a votare, tanto la partita è persa; per gli indecisi invece si offre la salvezza, si accende uno spiraglio di luce, il faro guida, che li porterà a compiere la scelta giusta, quella di tanti.
In questo modo dunque il clima sarà svelenito e, soprattutto, il meccanismo sarà reso molto, molto trasparente (e basta con questo segreto dellurna, facciamole alla luce del sole le nostre scelte).
Da: Antonino Recca
Oggetto: riservata da Recca
Ciao ti informo che hanno già firmato per le candidature a rettore circa 200
colleghi. Questa occasione sta sempre più prendendo forma di una sorta di
primarie per la prossima elezione e questo è molto positivo perché
contribuisce a svelenire il clima delle prossime settimane rendendo il
meccanismo molto trasparente. Pertanto, ti prego nel caso non lo avessi già
fatto di trovare cinque minuti per scendere in rettorato e firmare anche tu.
Grazie
Toni
Leggi il post sul blog Fuori dal coro del Coordinamento unico d’ateneo.
[Foto di industh]