Barcellona, operazione antimafia con 59 arresti Pizzo ai commercianti, coinvolti figli di storici boss

Operazione antimafia in provincia di Messina e in altre zone d’italia dei carabinieri del comando
Provinciale e del R.O.S.: sono
59 le ordinanze di custodia cautelare in
carcere
emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina su richiesta della Procura Distrettuale di
Messina. I reati contestati sono – a vario titolo –
associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti,
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di
armi, violenza e minaccia, con l’aggravante del metodo mafioso. 

Al centro dell’operazione denominata Dinastia c’è la famiglia mafiosa dei barcellonesi, operante a Barcellona Pozzo di Gotto e
sul versante tirrenico della provincia di Messina, compagine criminale storicamente collegata a
cosa nostra siciliana. 

Le indagini hanno portato all’arresto di affiliati e gregari della consorteria
mafiosa barcellonese che negli ultimi anni ha
investito nel settore del traffico di sostanze
stupefacenti
, per integrare i proventi illeciti derivanti dalle estorsioni.
Le nuove leve del clan, tra cui
alcuni dei figli dei principali capi mafia barcellonesi, oramai da
lungo tempo detenuti, erano a capo di una struttura criminale che operava con metodo mafioso,
nel traffico e nella distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, nell’area
tirrenica della Provincia di Messina e nelle
isole Eolie, anche rifornendo ulteriori gruppi
criminali satelliti, attivi nello spaccio ai minori livelli. 

In manette Vincenzo Gullotti, figlio di Giuseppe, l’anziano capomafia barcellonese che sta scontando 30 anni di carcere per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano; e Nunzio Di Salvo, figlio del boss Salvatore Di Salvo; nonchè altri eredi del potere mafioso nel barcellonese.

L’operazione ha fatto luce anche su numerose estorsioni attuate da anni da esponenti della
famiglia mafiosa in danno di esercenti e imprese del territorio barcellonese.
Pizzo anche sulle vincite alle slot, in un caso imposero e ottennero cinquemila euro da due giovani che avevano vinto 500mila euro in un centro scommesse di Barcellona. 


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