Il sapere rende liberi, questo lo slogan che accompagna l'iniziativa promossa dall'associazione studentesca Arché: una raccolta di libri per ampliare la biblioteca della casa circondariale di Bicocca. Da oggi all'Epifania, chiunque voglia donare un volume (preferiti testi scolastici, di storia e geografia) potrà farlo andando al banchetto di raccolta in piazza Stesicoro, dalle 16.00 alle 21
In piazza Stesicoro raccolta libri per carcerati I promotori: «Il crimine si batte col sapere»
«Volevamo promuovere un’iniziativa nuova, qualcosa che colpisse direttamente il crimine». E quale migliore strumento della cultura? E’ questo l’intento che si prefigge l’associazione studentesca Arché con una proposta, rivolta ai carcerati della casa circondariale di Bicocca, dal nome inequivocabile: Il sapere rende liberi.
A partire da oggi fino al 6 Gennaio, infatti, raccoglieranno libri da donare alla biblioteca del carcere «per permettere ai condannati di ripartire, di crescere, di migliorarsi ed imparare», spiega Alberto Leotta, uno dei promotori. «Spesso si tende a dare il carcere per scontato. Come la giusta pena che, chi ha sbagliato, deve pagare. Ma non dobbiamo dimenticare che anche i criminali sono persone umane e come tali devono essere trattate», continua. «Questa iniziativa, quindi, vuole dare ai carcerati la possibilità di riscattarsi da sé, perché non vengano fomentati nella loro rabbia, ma possano crescere, imparare e capire i propri errori da soli. E non essere esclusi dalla società».
Tra i libri più ricercati, infatti, ci sono quelli che riguardano la storia e la geografia della nostra nazione. Ma anche libri d’italiano. Testi delle scuole elementari che non usiamo più e magari, adesso, occupano uno spazio polveroso nei nostri ripostigli. «Tutto quanto possa contribuire alla formazione di una cultura personale e che – aggiunge Alberto – abbia di base una morale civica». Al banchetto della raccolta si alterneranno tanti ragazzi. Volontari che saranno in Piazza Stesicoro dalle 16:00 alle 21:00 ogni giorno fino all’Epifania.
Si raccoglieranno testi scolastici, quindi, ma anche libri di carattere ludico o romanzesco. «Purché non si tratti di storie che istighino alla violenza», precisa Liotta. «Per il resto, accetteremo qualunque contributo ci arriverà».
[Foto di BadSwan]