Caserta & Co. in viaggio attraverso la città Un percorso politico verso le elezioni

«Dobbiamo ritrovare il gusto e il piacere di essere cittadini». Guardando, fotografando, discutendo, appuntando. E’ questa l’idea delle Cronotappe per la città, proposte dal comitato civico e politico Fondazione aperta. Il primo appuntamento, domenica, ha portato i cittadini a passeggio dalla stazione al porto di Catania. Con sei soste – chiamate infostop – da circa dieci minuti ciascuna per scoprire aspetti sconosciuti della città e ragionare sui suoi bisogni e le sue prospettive. Grazie agli interventi degli abitanti del luogo, di tecnici e di comuni cittadini. «Un modo per conoscere Catania e raccogliere le proposte in modo ordinato» spiega Maurizio Caserta, docente di Economia all’università di Catania e collettore di queste iniziative. Per la costruzione di un percorso politico che punta ad arrivare dritto alle prossime elezioni cittadine.

Insieme a Caserta, a muoversi lungo il Passiatore cittadino, sono una cinquantina di persone, di tutte le età. Ci sono la laureanda in ingegneria edile e architettura e l’architetto affermato. L’avvocato in bicicletta e la guida turistica con cagnetta al seguito. Cittadini con competenze ma anche semplici curiosi e appassionati della città. Mappa alla mano, ogni partecipante può controllare il percorso della mattinata, le soste previste e gli argomenti collegati da trattare. Il tema del sociale davanti alle sede Caritas della stazione, così come l’arredo urbano e il verde pubblico in piazza dei Martiri e il turismo al porto. Uno spazio per gli appunti permette di segnare idee e suggestioni raccolte lungo il percorso. Ai più tecnologici, invece, basta una foto scattata con lo smartphone per segnalare un problema di arredo urbano attraverso l’applicazione Wedu. Un confronto fisico che continua online, con il social network della fondazione e la sua pagina Facebook.

Primo infostop: Stazione. A raccontare del lavoro del centro Caritas nella zona è Sissi Geraci. L’unità di strada, la mensa, il doposcuola: tutte attività che i volontari rivolgono soprattutto ai migranti, ma non solo, tra mille difficoltà economiche. «L’opzione solidaristica non dev’essere fine a se stessa – dice Caserta – Ma vista nell’ottica del rilancio dell’economia e del sociale. Così come la multiculturalità, che non può non passare da un’integrazione ordinata». Un caos politico e sociale quello che invece regna oggi e che si rispecchia in quello urbanistico della zona. Interessato dai progetti comunali affidati all’architetto Mario Cucinella. A parlarne è un altro architetto, Angelo Ricceri: «Qualunque cosa si faccia di questa zona, polo d’attrazione o servizi, va integrato con il resto della città». «E perché non farne un polo turistico-museale?», propongono i partecipanti. Con il complesso delle Ciminiere e il museo dello Sbarco a due passi, sarebbe la sua vocazione naturale.

Secondo infostop: Municipalità. Nella zona della stazione, al Passiatore, è stabilito il limite tra due parti della città. Un pezzo appartenente alla municipalità Ognina-Picanello e uno a quella Centro, «questo confine rappresenta le barriere e i pregiudizi della città tra due antropologie diverse – spiega Salvo Spagano, anche lui economista – Le municipalità dovevano servire ad avvicinare le istituzioni ai cittadini e invece sono diventate una serie di rendite intorno ai consiglieri. Io il mio presidente nemmeno lo conosco». «E’ il simbolo della frammentazione della città. Oggi chi va a mangiare una pizza a Librino?», aggiunge Caserta.

Terzo infostop: Passiatore. «Il mare a Catania è così vicino eppure così lontano. Perché ci sono troppo barriere fisiche». Una ferrovia e una metropolitana fuori terra che impediscono la vista del mare. Una lunga e alta recinzione che allontana i cittadini. Piazza dei Martiri scollegata. Tanto, troppo traffico. Eppure basterebbe poco a rendere vivibile e attraente la zona, secondo Fabiola Crisafulli, laureanda in Ingegneria edile-Architettura, che la città l’ha studiata per la sua tesi di laurea.

Quarto infostop: Piazza dei Martiri. Abbandonata e spoglia, «più che una piazza è una grande rotonda», commenta uno dei partecipanti alla cronotappa. «Cosa fare di questo non luogo?», chiede Ricceri. Un centro d’aggregazione, unito al Passiatore ma con un piano traffico studiato meglio, più verde e magari con un chiosco o delle botteghe, le proposte raccolte.

Quinto infostop: Università. «Ma nel senso che deviamo per piazza Università?», chiede una signora. «No, nel senso che passiamo davanti a una sede del dipartimento di Scienze Politiche», le viene risposto. «Ah, non sapevo nemmeno che ci fosse». Un portone tra gli altri, affacciato su uno stretto marciapiede e accanto a una strada che per i catanesi è a scorrimento veloce. «L’università sembra un corpo staccato dalla città», commenta Caserta. «Tutto dipende dal non sentirci mai noi – aggiunge Marcella Renis, anche lei docente universitaria – Possibile che nessuno si sia lamentato per eventi come quello Barilla che ha portato la pasta con la salsa in piazza Duomo o piazza Università? E l’ateneo ha anche dato il consenso. Per queste iniziative vanno cercati luoghi appositi».

Sesto infostop: Porto. «Dovrebbe essere un bene pubblico e invece per anni è stato un feudo politico», commenta un partecipante. La piccola folla è raccolta davanti alla Vecchia dogana, nuovo simil centro commerciale cittadino nato tra mille polemiche. «Il porto non può essere spostato ma, trovandosi al centro storico, non può nemmeno essere trasformato in mille cose – dice Caserta – La vocazione commerciale è certamente la meno adatta. Quella giusta sarebbe turistica». Idea condivisa ma non facile. «Le istituzioni ci ostacolano in ogni modo – racconta una partecipante, di professione guida turistica – Dicono che i pullman rovinano il basolato, mentre i tir che attraversano il porto no, giusto?».

Sono passate circa tre ore dall’inizio della cronotappa. La folla si disperde, piccoli gruppi restano ancora a chiacchierare. Alcuni si conoscono per la prima volta, c’è chi si si scambia i contatti per lavoro. Tutti si danno appuntamento alla prossima domenica nel prossimo quartiere.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Sei fermate per discutere di sociale davanti al centro Caritas, di degrado e potenzialità in piazza dei Martiri, del rapporto città-università davanti all'aula studio di Scienze politiche e di turismo davanti al porto negato ai cittadini. E' l'idea della Fondazione aperta che, attorno alla figura dell'economista Maurizio Caserta, vuole lanciare un nuovo modo di riscoprirsi cittadini anche in vista delle prossime elezioni cittadine

Sei fermate per discutere di sociale davanti al centro Caritas, di degrado e potenzialità in piazza dei Martiri, del rapporto città-università davanti all'aula studio di Scienze politiche e di turismo davanti al porto negato ai cittadini. E' l'idea della Fondazione aperta che, attorno alla figura dell'economista Maurizio Caserta, vuole lanciare un nuovo modo di riscoprirsi cittadini anche in vista delle prossime elezioni cittadine

Sei fermate per discutere di sociale davanti al centro Caritas, di degrado e potenzialità in piazza dei Martiri, del rapporto città-università davanti all'aula studio di Scienze politiche e di turismo davanti al porto negato ai cittadini. E' l'idea della Fondazione aperta che, attorno alla figura dell'economista Maurizio Caserta, vuole lanciare un nuovo modo di riscoprirsi cittadini anche in vista delle prossime elezioni cittadine

Sei fermate per discutere di sociale davanti al centro Caritas, di degrado e potenzialità in piazza dei Martiri, del rapporto città-università davanti all'aula studio di Scienze politiche e di turismo davanti al porto negato ai cittadini. E' l'idea della Fondazione aperta che, attorno alla figura dell'economista Maurizio Caserta, vuole lanciare un nuovo modo di riscoprirsi cittadini anche in vista delle prossime elezioni cittadine

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]