Il tribunale ha deciso una pena a otto mesi per buona parte degli imputati del processo scaturito dai fatti accaduti l'estate di cinque anni fa. Assolti l'allora commissario di MessinAmbiente Alessio Ciacci e il responsabile dell'autocentro Filippo Marguccio
Messina, sette condanne per la morte di un netturbino Nel 2014 precipitò con la spazzatrice nel torrente Pace
Sette condanne e due assoluzioni a conclusione del processo per la morte dell’operaio di MessinAmbiente Antonino Tomasello, deceduto dopo essere precipitato nel torrente Pace con la spazzatrice sui cui si trovava il 3 luglio del 2014.
La seconda sezione penale del tribunale di Messina ha deciso l’assoluzione per Alessio Ciacci, che era commissario di MessinAmbiente, e Filippo Marguccio, responsabile dell’autocentro, e le condanne per altri sette imputati. Per tutti e sette i restanti imputati decisa la pena di otto mesi. Condannati Natale Cucè, che all’epoca dei fatti era responsabile del servizio prevenzione e protezione, il direttore tecnico Antonino Miloro, l’ex liquidatore Armando Di Maria, gli addetti al servizio di prevenzione e protezione Pietro Arrigo, Roberto Lisi e Cesare Sindoni e il dirigente responsabile del settore servizi Claudio Sindoni.
Antonino Tomasello, il 3 luglio 2014, mentre affrontava il lungo rettilineo in discesa che porta al torrente Pace, perse il controllo del mezzo che deviò a destra e, dopo avere superato il marciapiede e le aiuole che costeggiano la fiumara, sfondò la ringhiera metallica a protezione del letto del torrente e precipitò con il mezzo nel greto. Per l’uomo non ci fu nulla da fare.