Dopo la conferenza stampa il primo cittadino si è recato davanti Palazzo delle Aquile e ha partecipato alle manifestazioni di tifo e attaccamento alla maglia da parte del collettivo della Curva Nord 12 presente con bandiere, sciarpe e un paio di striscioni
Duecento tifosi rosanero a piazza Pretoria Anche il sindaco Orlando si unisce alla folla
«Seguirò le partite allo stadio». Parola di Leoluca Orlando che, nel corso della conferenza stampa odierna durante la quale ha rivelato il nome del soggetto che prenderà le redini del Palermo, ha preannunciato dal suo punto di vista una rottura rispetto al passato. Il sindaco seguirà la squadra e, di conseguenza, avrà un contatto più diretto con il mondo rosanero. Contatto che si è materializzato già questo pomeriggio nel momento in cui si è intrattenuto a piazza Pretoria con qualche fedelissimo per ribadire la necessità di un rilancio del calcio e le ragioni che lo hanno indotto a scegliere il gruppo HeraHora del duo Mirri-Di Piazza.
Orlando tifoso tra i tifosi. Il profilo inedito del sindaco è emerso in occasione di alcuni cori, intonati dal collettivo della Curva Nord 12 (circa duecento i supporter) davanti Palazzo delle Aquile e scanditi con un applauso dal primo cittadino, e di uno striscione («Ricordati, chiunque tu sia, che la maglia resta la mia») che Orlando ha apprezzato con un eloquente gesto di approvazione. Lo striscione «Senza interessi né giochi di potere, ridateci una squadra da amare e sostenere» è stato uno dei manifesti del tifo organizzato questo pomeriggio dagli ultras (alcuni dei quali presenti a Sala delle Lapidi in occasione della conferenza) della Curva Nord Superiore. Che hanno trasformato piazza Pretoria in una curva da stadio animandola con cori e qualche fumogeno e colorandola di rosanero con le t-shirt Palermo merita rispetto, sciarpe e diverse maxibandiere.
Ecco il benvenuto di una parte della tifoseria, che in ogni caso avrebbe celebrato questa fede e questo senso di appartenenza al Palermo anche se a vincere il bando fosse stato un soggetto diverso da Mirri, al nuovo sodalizio. Un gruppo molto motivato e intenzionato a ridare lustro alla realtà calcistica rosanero: «Il mio primo pensiero va al sindaco e alla Commissione – sottolinea Dario Mirri – che hanno saputo interpretare i sentimenti di un’intera città, sentire le corde della passione e cogliere al contempo l’affidabilità di un impegno reale. Sento la responsabilità di una missione ma ancora prima la gioia del tifoso perché ho la certezza che dopo tanta sofferenza c’è l’opportunità di scrivere pagine belle e straordinarie».