Avrebbe negato davanti agli studenti, da cui poi sono partite le segnalazioni al preside, che i lager nazisti fossero campi di sterminio degli ebrei. Irridendo anche Primo Levi e inoltrando su Messenger link particolari a una studentessa per convincerla della sua tesi
La Shoah? Un’invenzione: indagato prof dell’artistico Contro di lui scatta anche procedimento disciplinare
La Shoah? Tutta un’invenzione. Per Gino Giannetti, professore di Discipline plastiche al liceo artistico Eustachio Catalano di Palermo non sarebbe mai esistita. O, meglio, non come la intendiamo oggi. I lager nazisti non sarebbero stati campi di sterminio, ma posti con piscine per il divertimento e il sollazzo degli ebrei. Questo quello che avrebbe sostenuto in classe davanti ai suoi studenti, e che fa scattare oggi un’indagine a suo carico da parte della Digos e della procura di Palermo, come riportato da la Repubblica.
Ma non solo. Avrebbe irriso lo scrittore sopravvissuto ad Auschwitz Primo Levi, pronunciando contro di lui parole pesanti. E avrebbe anche invitato gli studenti a iscriversi a Forza Nuova. Sono stati proprio alcuni alunni a far partire una segnalazione, indirizzata al dirigente scolastico dell’istituto, Maurizio Cusumano, che avrebbe poi presentato a sua volta una denuncia alla polizia, fino a segnalare il caso all’ufficio scolastico regionale. Quest’ultimo avrebbe già avviato un procedimento disciplinare nei confronti del docente.
Giannetti è già stato escluso dalle commissioni per la maturità. Nei mesi scorsi, il professore avrebbe inviato a una studentessa del quinto anno dei link molto particolari, con foto e video negazionisti della Shoah, sfruttando una conversazione sulla chat Messenger di Facebook. La studentessa ha segnalato il caso a un insegnante. E così che la vicenda è arrivata al preside, che ha fatto partire le denunce.