Dopo il capo centro della Direzione investigativa antimafia e il primo dirigente della Squadra mobile tocca al poliziotto napoletano. In pole position per la successione l'ex capo della polizia nato a Pescara, dal 2017 impegnato in Puglia
Forze dell’ordine, lascia anche il questore Francini Al suo posto potrebbe arrivare Mario Della Cioppa
Continuano senza sosta le sostituzioni all’interno delle forze dell’ordine. Dopo il capo centro della Direzione investigativa antimafia, Renato Panvino, e il capo della Squadra mobile, Antonio Salvago, tocca al questore. Alberto Francini. Al suo posto, secondo alcune indiscrezioni comparse sulla stampa pugliese, potrebbe arrivare il pescarese Mario Della Cioppa. Protagonista dall’estate 2017 nella guida della polizia di Foggia. Terra di frontiera in cui da tempo è in corso una cruenta guerra di mafia. A spiccare la strage di San Marco in Lamis, in cui venne ucciso il boss Mario Lucano Romito, il suo autista e due agricoltori, inconsapevoli testimoni del fatto di sangue.
Francini a Catania si era insediato l’8 gennaio 2018. L’ultimo appuntamento con la stampa soltanto poche settimane fa per presentare il nuovo capo della Squadra mobile Marco Basile. L’ormai ex questore etneo non aveva disdegnato toni polemici nei confronti della gestione della movida cittadina. Nuovamente finita sotto la lente d’ingrandimento dopo l’accoltellamento di un turista polacco e le le violenze subite da una 19enne americana nella zona di piazza Europa. A salutare Francini, attraverso una nota stampa, è il sindaco della città Salvo Pogliese: «Ha dato concreta testimonianza di essere un servitore dello Stato competente e determinato nel sostegno alla legalità. Gli auguriamo ogni fortuna professionale nello svolgimento degli altri incarichi che verrà chiamato a svolgere nell’interesse della collettività».
Prima di Francini la guida della questura era passata, ma soltanto per dieci mesi, a Giuseppe Gultieri. Ex vertice della squadra mobile di Palermo durante la cattura del super latitante Bernardo Provenzano. Gualtieri era succeduto a Marcello Cardona, oggi in servizio a Milano. L’esperienza nel capoluogo etneo di quest’ultimo è l’ultima con una durata considerevole: da gennaio 2015 a marzo 2017.