Rammarico e sorpresa stamattina alla notizia. Sul Comune catenoto però pesano 20 milioni di euro di debiti, non ultima la notifica della Corte dei conti: «Oggi c'è la prima vittima illustre di questa situazione», spiega il sindaco.
Aci Catena, salta commemorazione del 25 aprile «Non è possibile sostenere spese straordinarie»
«Aci Catena ha sempre commemorato il 25 aprile. Ma sorprendentemente quest’anno non è avvenuto, come se questo giorno fosse qualcosa da potere essere dimenticato con facilità». Rammarico e sorpresa emergono nelle parole del consigliere di opposizione Davide Quattrocchi a MeridioNews. Lo stesso mette sul banco degli imputati l’amministrazione «guidata dal sindaco Nello Oliveri e dai consiglieri di maggioranza Giuseppe Aleo e Giovanni Grasso». Come sottolineato in un comunicato stampa sottoscritto da tutti i consiglieri di opposizione. Negli anni passati, per il 25 aprile, ad Aci Catena avveniva la deposizione di una corona d’alloro al monumento dei caduti, affiancata dalle parole dei reduci di guerra e dall’intonazione del silenzio.
«Questo è il giorno che ricorda il sacrificio di migliaia di giovani italiani mandati a morire per delle ideologie che la storia ha definito folli – continua Quattrocchi – e invece si è trasformato nel giorno dell’oblio». L’opposizione accusa l’amministrazione anche di essere distratta dall’imminente campagna elettorale. Nel mirino ci sarebbe l’assessore Angelo Russo, che domani si recherà a Motta Sant’Anastasia per sostenere Anastasio Carrà e portare i saluti al ministro dell’Interno Matteo Salvini «per i 230mila euro concessi a favore di 3 immobili confiscati alla mafia», aveva spiegato lo stesso Russo.
Agli attacchi replica il sindaco Oliveri. A pesare sulle casse del Comune è una notifica da parte della Corte dei conti fatta pervenire il 19 aprile. Con il documento si chiede la restituzione di una somma che si aggira sui 10 milioni di euro. «Un debito enorme che ha fatto della commemorazione del 25 aprile la prima vittima illustre – risponde Oliveri -. Ecco perché non si possono attuare spese straordinarie: l’ufficio di Ragioneria non ha potuto impegnare né i soldi per i manifesti, né quelli per la banda e nemmeno per la corona di alloro. L’anno scorso abbia celebrato il 25 aprile, ma tengo a precisare che dell’opposizione era presente soltanto Quattrocchi». Oliveri parla di pesanti passività e di una gravissima situazione debitoria dovuti a delle presunte irregolarità nei bilanci che vanno dal 2014 al 2016.
«Tra qualche giorno sarà indetta una conferenza stampa dove saranno esposte tutte le responsabilità e le cause che hanno portato la Corte dei conti a contestare questa somma di denaro», continua il sindaco. Oltre ai dieci milioni di euro contestati dalla Corte dei conti, Aci Catena stava già fronteggiando un debito di 12 milioni di euro per spese fuori bilancio. «Avevamo già attuato delle misure di contenimento – conclude Oliveri -. Questo nuovo debito ci impone di pianificare delle misure per far rientrare i soldi attraverso delle delibere che passeranno in Consiglio comunale. Abbiamo 60 giorni di tempo».